NEW YORK, 12 DICEMBRE – Il 9 dicembre la Missione Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York ha ospitato una delle consultazioni periodiche tra le Nazioni Unite, lo staff della Difesa, rappresentato dall’Addetto alla Difesa e Consigliere Militare della Missione Permanente d’Italia, Generale dei Carabinieri Fabrizio Parrulli, e una delegazione del Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU), nelle persone del Vicedirettore, Colonnello dell’Esercito degli Stati Uniti William Daniel, e del Capo Dipartimento Studi e Ricerche, Colonnello Nicola Bianchi.
Ha aperto i lavori il Vice Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, Ambasciatore Gianluca Greco.
Creato nel 2005 sulla base degli impegni assunti dall’Italia nel vertice G8 di Sea Island l’anno precedente, il CoESPU ha sede a Vicenza presso la Caserma dei Carabinieri “Chinotto”.
ll piano d’azione del G8 mirava ad aumentare la capacità globale di sostegno alle PSO, particolarmente nei paesi africani, mediante l’addestramento di “peacekeeper” internazionali di cui, il 10%, composto da forze di polizia “tipo-carabinieri/gendarmeria”, specializzate nella gestione della transizione da una situazione di post-crisi ad un più stabile contesto ove effettuare attività di ricostruzione.
Sotto il profilo finanziario, in ragione di accordi sottoscritti tra Italia e USA, il Dipartimento di Stato USA ha posto a disposizione del CoESPU le risorse a sostegno dei costi di formazione ed addestramento svolte dal Centro. Il progetto è stato affidato all’Arma dei Carabinieri in relazione alla consolidata esperienza maturata nello specifico settore.
Il compito sensibile del Centro non è infatti solo quello di addestrare i Peacekeepers – e di prepararli attraverso un approccio simile a quello dei Carabinieri – ma anche quello di analizzare e sviluppare la dottrina della stability policing nell’ambito delle Nazioni Unite e di altre Organizzazioni Internazionali. (@OnuItalia)