VIENNA, 18 NOVEMBRE – Il Consiglio dei Governatori dell’AIEA, in corso a Vienna,
ha affrontato il tema della guerra in Ucraina e dei rischi connessi alla presenza di centrali nucleari in quel paese. In questo quadro l’ambasciatore Alessandro Cortese, rappresentate permanente dell’Italia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, ha espresso ”il sostegno dell’Italia alla risoluzione presentata dal Canada e dalla Finlandia sulle implicazioni della situazione in materia di sicurezza e salvaguardia”.
Nel suo intervento iniziale il Direttore Generale dell’Agenzia, Rafael Mariano Grossi, aveva acceso i riflettori proprio su tre temi principali: la situazione in corso in Ucraina, la presenza dell’AIEA alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP27, la verifica e il monitoraggio in Iran. Grossi aveva ricordato: “Il dispiegamento dell’AIEA in Ucraina è senza precedenti… non solo l’Agenzia è stata in grado di stabilire una presenza permanente nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, ma sta anche aiutando il personale tecnico della centrale ad affrontare numerose sfide associate al funzionamento della più grande e più grande centrale nucleare in Europa in tempo di guerra”. L’AIEA ha chiesto di istituire una zona di protezione della sicurezza nucleare intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya per garantirne l’integrità fisica. “La situazione all’origine di questa proposta, non è cambiata”, aveva spiegato Grossi – “Continuiamo a sperimentare ripetute interruzioni nella fornitura di energia esterna della centrale che rischia la possibilità di un grave incidente nucleare”. Nelle prossime settimane, l’AIEA lancerà missioni di sicurezza nucleare in tre centrali nucleari operative in Ucraina – Ucraina meridionale, Khmelnytskyi e Rivne Nuclear Power – nonché nel sito di Chernobyl.
Quanto all’Iran ieri Cortese aveva sostenuto che ”il sistema di salvaguardia rappresenta uno strumento robusto e indispensabile per prevenire la proliferazione nucleare” e aveva sollecitato a cogliere l’opportunità di un’imminente visita di alti funzionari dell’AIEA a Teheran per chiarire tutte le questioni in sospeso. ”C’è la necessità di intensificare gli sforzi per ristabilire l’integrità e la piena attuazione dell’JCPoA (il piano d’azione congiunto globale). L’Iran dovrebbe rispettare i suoi impegni e ristabilire immediatamente le misure di trasparenza nelle salvaguardie con l’AIEA”, aveva dichiarato l’ambasciatore in un tweet.