NEW YORK, 20 SETTEMBRE – L’Italia non si immaginava che avrebbe dovuto assistere a una nuova guerra di aggressione in Europa. Aiutare l’Ucraina a difendersi non e’ stata solo una scelta, “e’ stata la scelta giusta” e l’Italia, “ha agito senza indugi con i partner che credono in un sistema di diritto internazionale basato sulle regole”, ha detto il premier Mario Draghi parlando davanti all’Assemblea Generale.
L’impegno italiano per la pace e per la solidarietà internazionale è incessante. In questo percorso, le Nazioni Unite rappresentano il principale punto di riferimento, ha detto Draghi. Sanzioni senza precedenti contro la Russia, migliaia di profughi accolti nei nostri confini in nome della solidarieta’. “Nelle ultime settimane una eroica resistenza ucraina ha costretto la Russia alla ritirata”, ha detto Draghi, secondo cui le misure economiche hanno avuto “un effetto devastante” sulla Russia e la sua ‘war machine’. l’Imf pensa che l’economia russa si contrarra’ del 10 per cento quest’ anno e il prossimo. “Sara’ piu’ difficile rispondere alle sconfitte sul campo di battaglia”, ha detto Draghi nel suo secondo e finora ultimo intervento davanti all’Assemblea. E tuttavia, ha osservato il premier, l’Italia resta in prima linea per provare a raggiungere un accordo, quando sarà possibile. Per una pace che sia ritenuta accettabile dall’Ucraina – la sola che può essere duratura e sostenibile.
Dipendenza dal gas dimezzato oggi, e indipendenza nel 2024. Green technology per mettere l’Africa al centro della transizione ecologica. Una UE che guarda sempre di piu’ al Sud e all’Europa proponendosi di fare da ponte. “Mosca ha da subito tentato di dividere i nostri Paesi, a usare il gas come arma di ricatto”. L’Italia ha reagito con tempestività per diversificare le fonti di approvvigionamento di gas, per accelerare lo sviluppo dell’energia rinnovabile, ma “ora dobbiamo fare di più, soprattutto a livello europeo. Come l’Italia sostiene da tempo, l’Unione Europea deve imporre un tetto al prezzo delle importazioni di gas, anche per ridurre ulteriormente i finanziamenti che mandiamo alla Russia. L’Europa deve sostenere gli Stati membri mentre questi sostengono Kiev”, ha detto il premier rilanciando la sua proposta davanti alla platea dell’assemblea generale dell’Onu, dopo aver ricordato che “per mantenere una posizione unita, risoluta, coerente con i nostri valori, è essenziale preservare la coesione sociale”.
Rilancia candidatura Roma EXPO 2030
‘Dal podio del Palazzo di Vetro Draghi ha rilanciato la candidatura di Roma per ospitare Expo 2030, “per continuare a offrire soluzioni condivise ai problemi globali”. “Nonostante le divisioni degli ultimi mesi – ha sottolineato – abbiamo una base solida su cui costruire. La Presidenza italiana del G20 dello scorso anno è coincisa con un momento di grande collaborazione tra Paesi. È un’eredità che non dobbiamo disperdere”.
Risultati cooperazione su covid e clima
Nel suo intervento all’assemblea generale dell’Onu il premier Mario Draghi ha ricordato gli
sforzi dell’Italia contro la pandemia e il climate change, in uno spirito di cooperazione internazionale. “Nella fase più acuta della pandemia – ha detto – siamo intervenuti per superare il protezionismo sul materiale sanitario e garantire più vaccini alle regioni che non ne ricevevano. Il meccanismo Covax ha distribuito finora oltre 1,4 miliardi di dosi di vaccino contro il Covid-19 ai Paesi più poveri del mondo. Abbiamo potenziato l’assistenza finanziaria agli Stati più vulnerabili per aiutarli a rispondere alle conseguenze economiche della pandemia e abbiamo promosso l’estensione dell’Iniziativa sulla Sospensione del Servizio del Debito”.
Pleased to meet H.E. Mr. Mario Draghi, Prime Minister of Italy 🇮🇹.
We discussed the global implications of the war in Ukraine, especially on energy & security.
Also addressed issues related to climate change, water management & UNSC reform.@Palazzo_Chigi @ItalyUN_NY pic.twitter.com/ZFpIbGQWfU
— UN GA President (@UN_PGA) September 21, 2022
Draghi, che oggi ha incontrato il Presidente dell’Assemblea generale Csaba Kőrösi, ha ricordato anche che “grazie a un ritrovato spirito di cooperazione, abbiamo intensificato la lotta al cambiamento climatico: per la prima volta, tutti gli Stati membri del G20 si sono impegnati a cercare di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali e hanno accettato le basi scientifiche di quest obiettivo. Abbiamo inoltre concordato una serie di risposte a breve e medio termine per raggiungerlo – a cui si aggiungono gli impegni assunti alla COP26 di Glasgow”. Il premier ha citato le devastanti alluvioni in Pakistan: “Dobbiamo sostenere i Paesi più vulnerabili a difendersi dagli impatti dei cambiamenti climatici e a portare avanti i loro percorsi di transizione. La crisi ambientale ci coinvolge tutti, e dobbiamo uscirne tutti insieme”.
Impegno all’Onu passa anche per riforma CdS
L’impegno con l’Onu passa anche per la riforma del Consiglio di Sicurezza: “L’Italia sostiene con forza la necessità di riformare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per renderlo più rappresentativo, efficiente, trasparente”: ha detto Draghi, tornando su un tema ricorrente negli interventi di oggi e che verra’ rilanciato anche dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. “La guerra in Ucraina e le crisi che ne derivano – ha spiegato il premier – hanno messo a dura prova la coesione della comunità internazionale. Ma è proprio in questo contesto che è necessario ritrovare lo spirito di cooperazione che ci ha permesso negli scorsi anni di affrontare insieme altre sfide non meno dure. Le nostre istituzioni comuni devono rinnovarsi”.
Il tema della riforma del Consiglio di Sicurezza e’ in agenda in questi giorni di una riunione del Gruppo Uniting for Consensus presieduto dall’Italia che si batte per un allargamento della membership solo attraverso un aumento dei membri non permanenti del Consiglio.(@OnuItalia)