NEW YORK, 1 AGOSTO – Un cargo con oltre 26 mila tonnellate di mais è stato oggi la prima nave commerciale a salpare dal porto di Odessa dal 26 febbraio scorso. Domani, 2 agosto, dovrebbe arrivare nel luogo di ispezione nelle acque territoriali turche. Dopo l’ispezione, procederà verso la sua destinazione finale: Tripoli, in Libano, un Paese fortemente dipendente dalle importazioni di grano. “Garantire che il grano e i prodotti alimentari esistenti possano raggiungere i mercati globali è un imperativo umanitario”, ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in un comunicato.
La partenza della nave è il primo risultato concreto dell’Iniziativa sul Grano del Mar Nero. L’Italia – sia il Ministero degli Affari Esteri che la Missione presso l’ONU a New York – ha accolto con favore la partenza del carico: “È necessario garantire che le esportazioni continuino in linea con gli impegni esistenti, al fine di alleviare la crisi alimentare globale”. Secondo il Rappresentante permanente italiano, Maurizio Massari, “si tratta di un piccolo ma significativo passo” in quanto la nave porterà sollievo alla sicurezza alimentare globale in un contesto umanitario fragile. L’ambasciatore Massari ha definito lo sviluppo odierno “un risultato del JCC (Joint Coordination Center), creato sotto gli auspici delle Nazioni Unite”.
La nave è stata caricata con due prodotti di base che scarseggiano: “Mais e speranza”, ha detto Guterres: “Speranza per milioni di persone in tutto il mondo che dipendono dal buon funzionamento dei porti ucraini per sfamare le loro famiglie”. Il Segretario Generale ha affermato che “garantire che il grano e i prodotti alimentari esistenti possano muoversi verso i mercati globali è un imperativo umanitario”.
L’accordo, definito “un faro di speranza” da Guterres quando è stato firmato a Istanbul il 22 luglio, è un “risultato collettivo” del neo-costituito Centro di coordinamento congiunto, o JCC, istituito a Istanbul, sotto gli auspici delle Nazioni Unite, dai rappresentanti dei tre governi che hanno siglato l’accordo. Il piano apre anche la strada perche’ prodotti alimentari e fertilizzanti russi possano raggiungere i mercati globali, con la speranza di ridurre l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari in tutto il mondo e a scongiurare la possibilità che la carestia affligga milioni di persone nei prossimi mesi.
Da quando è stato firmato l’accordo, le parti coinvolte “hanno lavorato instancabilmente” per avviare il processo di spedizione di grano e cereali dai porti ucraini del Mar Nero. Guterres ha espresso l’auspicio che “questa sia la prima di molte navi commerciali che si muoveranno in conformità con l’Iniziativa firmata, e che questo porti la tanto necessaria stabilità e sollievo alla sicurezza alimentare globale, specialmente nei contesti umanitari più fragili”.
La dichiarazione ha aggiunto che l’agenzia alimentare di emergenza delle Nazioni Unite, il WFP, che è uno dei principali clienti del grano e dei cereali ucraini, sta pianificando di acquistare, caricare e spedire un primo quantitativo di 30.000 tonnellate di grano dall’Ucraina, su una nave noleggiata dalle Nazioni Unite. Ulteriori dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni.
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Ucraina e la Russia rappresentano quasi un terzo delle importazioni globali di grano, con i due Paesi che forniscono più di 45 milioni di tonnellate all’anno. L’Iniziativa sul Grano consente di esportare volumi significativi da Odesa, Chernomorsk e Yuzhny. Le squadre di ispezione controlleranno il carico di grano nei porti, mentre le navi pilota ucraine guideranno le navi attraverso il Mar Nero, per poi dirigersi attraverso lo Stretto del Bosforo, passando per Istanbul, lungo un corridoio concordato. (@OnuItalia)