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giovedì, Novembre 21, 2024

Aumenta la fame nel mondo: WFP, “i rifugiati sono al centro della tempesta perfetta”

ROMA, 21 GIUGNO – Aumenta la fame nel mondo e il WFP annuncia ulteriori tagli alle razioni di cibo per i rifugiati, alla ricerca di #ZeroHunger. La causa sono il moltiplicarsi dei bisogni umanitari in tutto il mondo e l’insufficienza dei finanziamenti che hanno già costretto l’agenzia a ridurre in modo significativo i pasti giornalieri per le persone vulnerabili nel Sahel e altrove.

“Mentre la fame globale sale ben oltre le risorse disponibili per sfamare tutte le famiglie che hanno disperatamente bisogno dell’aiuto del WFP, siamo costretti a prendere la straziante decisione di tagliare le razioni di cibo per i rifugiati che dipendono da noi per la loro sopravvivenza”, ha dichiarato il direttore esecutivo del WFP David Beasley: “Senza nuovi fondi urgenti per sostenere i rifugiati – uno dei gruppi di persone più vulnerabili e dimenticati al mondo – molti rischiano di morire di fame e saranno costretti a pagare con la vita”.

Oggi, tagli alle razioni fino al 50% colpiscono tre rifugiati su quattro sostenuti dall’agenzia premio Nobel per la pace in Africa orientale: i più colpiti sono i rifugiati che vivono in Etiopia, Kenya, Sud Sudan e Uganda. I gravi problemi di finanziamento per l’Africa occidentale, dove i livelli di fame hanno raggiunto il record degli ultimi dieci anni, hanno costretto il WFP a ridurre considerevolmente le razioni per i rifugiati che vivono in Burkina Faso, Camerun, Ciad, Mali, Mauritania e Niger. Il WFP assiste in media 500.000 rifugiati nell’Africa meridionale ogni anno. Nonostante il generoso sostegno dei donatori, le risorse restano insufficienti per soddisfare i bisogni fondamentali delle famiglie di rifugiati e sono previste interruzioni imminenti in Angola, Malawi, Mozambico, Repubblica del Congo, Tanzania e Zimbabwe.

Mentre il WFP è costretto a ridurre le razioni per i limitati finanziamenti, quest’anno si sono registrati ulteriori 6 milioni di rifugiati dall’Ucraina. In risposta alla crisi, il WFP in Moldova ha consegnato quasi 475.000 pasti caldi alle famiglie colpite dal conflitto in 31 diverse località.

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), nel 2021 il 67 per  cento dei rifugiati e dei richiedenti asilo proveniva da paesi con crisi alimentari. Sono queste, insieme ai conflitti devastanti e agli shock climatici, che stanno colpendo più duramente i rifugiati, sostiene il WFP. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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