NEW YORK, 15 GIUGNO – L’impegno delle organizzazioni italiane della societa’ civile Progetto Filippide attraverso programmi sportivi dedicati a bambini con autismo e Teatro Patologico che utilizza la teatro-terapia per persone con disabilità psichiche e’ stato oggi al centro di un evento ai margini della XV Sessione della COSP 15, la Conferenza degli Stati Parte della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD), in corso a New York.
“L’Italia e’ sempre stata all’avanguardia nella protezione e la promozione dei diritti delle persone con disabilita’”, ha detto il Rappresentante Permanente dell’Italia all’Onu, Maurizio Massari, aprendo il panel: “La loro partecipazione attiva e inclusione sociale sono al centro della nostra agenda internazionale nel campo dei diritti umani e della cooperazione allo sviluppo, per garantire che ‘nessuno venga lasciato indietro’ come ci chiede l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. L’evento, organizzato dalla Missione italiana all’ONU di New York assieme alle agenzie Onu UNDESA e UNICEF e alle Rappresentanze Permanenti di Albania, Monaco, Qatar e Sud Africa, ha esaminato il ruolo dello sport e della vita culturale nella costruzione di società inclusive e partecipative per le persone con disabilità nel contesto post-COVID 19: “Un contesto che ha aggravato le barriere fisiche, culturali e informative che ancora si frappongono al pieno godimento dei diritti da parte delle persone con disabilita’”, ha detto Massari evidenziando la necessita’ del cambio di paradigma sulla disabilità promosso dalla Convenzione ONU: “Passare cioe’ da un approccio basato sulle cure mediche, a un più ampio approccio basato sui diritti umani”.
Il panel ha identificato le sfide specifiche affrontate durante la pandemia dalle persone con disabilità e le buone pratiche messe in atto per promuovere una partecipazione significativa dei disabili alla ricostruzione economica e sociale del post pandemia.
Progetto Filippide nasce a Roma e ha fatto dello sport e della corsa lo strumento fondamentale per aiutare famiglie e ragazzi autistici. Alle spalle c’è l’Associazione Sport e Società, società sportiva dilettantistica fondata nel 1983 e da sempre affiliata al CIP, l’Ente preposto a controllare, gestire e diffondere lo sport per atleti diversamente abili in Italia. Spirito dell’associazione è da sempre quello di dimostrare come lo sport possa diventare per soggetti affetti da disabilità mentale, uno strumento funzionale all’acquisizione di una propria autostima, a migliorare le proprie autonomie personali, all’integrazione sociale. Per questi motivi si è posta da sempre come polo sperimentale di tecniche di allenamento, in particolare per l’atletica leggera e il nuoto. Nel corso del panel il suo delegato ha fatto riferimento alle conseguenze della guerra ucraina valorizzando la recente assistenza fornita ai bambini ucraini rifugiati affetti da autismo.
Diretta dal fondatore e ideatore Dario D’Ambrosi, l’Associazione Teatro Patologico nasce nel 1992 e da allora si occupa di un lavoro unico ed universale, quello di trovare un contatto tra il teatro e un ambiente dove si lavora sulla malattia mentale, dove girano ragazzi con gravi problemi psichici. Sia Progetto Filippide che l’associazione di D’Ambrosi lavorano da tempo con UNDESA ed erano state per l’ultima volta all’Onu nel 2019, prima dei lockdown da Covid. Due anni prima, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità del 2017, Teatro Patologico aveva inoltre portato al Palazzo di Vetro una “Medea” messa in scena anche al Teatro Cafè La Mama di New York e al Wilton’s Music Hall di Londra.
In collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e il MIUR, Teatro Patologico ha aperto nel 2016 il Primo Corso Universitario al Mondo di “Teatro Integrato dell’Emozione”, rivolto a persone con disabilità fisica e psichica. Il metodo di lavoro di D’Ambrosi viene studiato presso la New York University, l’Akron University di Cleveland e la Hayward University di San Francisco. (@OnuItalia)