ANCONA, 10 GIUGNO – Gli Oscar della Salute 2020-2021 hanno scelto Bari e Bologna come città italiane con i progetti più riusciti su salute e benessere degli ultimi due anni. I premi – sei in tutto – hanno chiuso i lavori della seconda giornata del XIX Meeting della Rete Italiana Città Sane-Oms, che si è svolto ieri ed oggi ad Ancona, Comune che presiede la rete fino al 2023. Al bando hanno partecipato in totale 27 progetti da tutta Italia. Hanno potuto candidarsi i Comuni soci della Rete ma anche quelli che hanno manifestato la volontà di farne parte.
Sul palco allestito all’interno della Mole Vanvitelliana di Ancona – l’antico Lazzaretto cittadino – i consiglieri del Comune di Bari Loredana Battista e Giuseppe Cascella hanno ricevuto il premio Oscar 2020 per la “Bari Food Policy” con cui il capoluogo pugliese si e’ impegnato a garantire l’accesso per tutti al cibo, promuovere la sostenibilità alimentare, educare al cibo sano, lottare contro gli sprechi e promuovere la ricerca agroalimentare locale investendo nelle mense scolastiche green, in orti e agricoltura periurbana, formazione, ricerca e nel reinserimento dei giovani in agricoltura, al contempo combattendo lo spreco e la povertà alimentari con il riutilizzo e la distribuzione.
Per il 2021 ha invece vinto il primo premio il progetto di riqualificazione “Salus Pace” presentato dal Comune di Bologna, rappresentato nel capoluogo marchigiano dall’assessore al Welfare, nuove cittadinanze, fragilità Luca Rizzo Nervo e dal referente tecnico Marzia Bettocchi. Grazie a questo progetto, dove una volta sorgeva una clinica privata, Villa Salus, è stato creato un centro servizi polifunzionale, dotato di alloggi, e destinato a soggetti fragili, tra cui migranti e rifugiati.
Il Mini Oscar, premio per le città con meno di 15 mila abitanti, è andato per il 2020 al Comune diForlimpopoli con il progetto “Distanti ma Uniti”. Nata durante l’emergenza Covid-19 l’iniziativa, tramite una rete di volontari e associazioni, ha sostenuto le fasce più bisognose della cittadinanza. A vincere il Mini Oscar per lo scorso anno è stata Oliveri, Comune in provincia di Messina, grazie ad “Aggiungi un nonno a tavola”.
Ai Comuni di Molfetta (2020) e di Sacile (2021) sono state riconosciute le menzioni per l’Originalità e Innovazione dei loro progetti. Il progetto di Molfetta, “Sul prato della Lama”, ha promosso il ricongiungimento della cittadinanza con un la zona naturalistica di Lama Martina. “Sosteniamo chi ci cura”, presentato dal Comune friulano, ha proposto l’utilizzo di tecniche di meditazione trascendentale per preservare la salute e ridurre lo stress di medici e infermieri di una casa di riposo durante la pandemia.
Per il 2020, hanno vinto in co-partecipazione la menzione Rilevanza i Comuni di Ponte di Piave e di Zero Branco con il progetto “Filodiretto”, mentre la menzione Coinvolgimento e Partecipazione ha premiato il Comune di Ragusa e il suo “Bilancio Partecipativo”. La menzione Trasferibilità è andata al Comune di Padova con il progetto “Infanzia e adolescenza in tempo di Covid-19: scenari e prospettive in un futuro prossimo”.
La menzione Rilevanza riferita all’anno 2021 è stata assegnata a Bergamo per il progetto “Sport in cartella”. Ad aggiudicarsi i riconoscimenti per Coinvolgimento e Partecipazione e Trasferibilità sono stati rispettivamente il Comune di Ancona che candidava l’iniziativa “Io decoro Ancona e tu…?” e Udine con “Musica e Parola”.
In Italia, il progetto Città Sane è partito nel 1995 come movimento di Comuni per poi diventare nel 2001 Associazione senza scopo di lucro. La Rete aderisce al movimento Healthy Cities dell’OMS ed è l’unica associazione italiana accreditata presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Recependo le indicazioni di quest’ultima, la Rete pone al centro della sua azione la collaborazione fra le città, presidio della salute sul territorio, per attivare a livello locale progetti di promozione della salute pubblica. Attualmente aderiscono alla Rete oltre 70 Comuni italiani e la Regione Emilia-Romagna. (@OnuItalia)