BAGHDAD, 16 MAGGIO – ”L’Italia al Comando della NATO Mission Iraq conferma l’eccellenza delle Forze armate del nostro Paese a livello internazionale”: lo ha detto il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini commentando l’assunzione del Comando della NATO Mission Iraq da parte dell’Italia che la guiderà per i prossimi 12 mesi. Il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci è subentrato infatti al Lieutenant General Michael Lollesgaard (Danimarca).La cerimonia di avvicendamento, presieduta dal Deputy Supreme Allied Commander Europe, Generale Tim Radford, si è svolto nella base Union 3, sede del Quartier Generale della NATO Mission Iraq (NMI), alla presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Iraq, Maurizio Greganti e degli Ambasciatori degli altri paesi NATO accreditati.
Presenti anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa iracheno, Generale Yarallah e il Comandante Operativo di Vertice Interforze, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.
La Missione NATO in Iraq è una missione, non combattente, di assistenza e addestramento che mira a sostenere l’Iraq nel rafforzamento delle sue istituzioni e forze di sicurezza, in modo che esse stesse siano in grado stabilizzare il loro paese, combattere il terrorismo e impedire il ritorno di Daesh.
Il comandante uscente, nel ringraziare Radford, ha posto l’accento sull’importanza che rispetto e fiducia reciproca rivestono in tutte le attività di supporto alle controparti locali. Il nuovo comandante Iannucci, ha da parte sua sottolineato la grande responsabilità e l’onore che il comando di NMI comporta per l’Italia, che assume per la prima volta tale impegno in un quadrante da sempre fondamentale per la politica estera e di difesa del nostro Paese. Iannucci ha anche sottolineato la centralità del lavoro di squadra, che sarà indispensabile per il successo della missione.
Avviata durante il Summit della NATO del 2016 su richiesta dell’Iraq per fornire supporto alla Coalizione Globale contro Daesh, nel 2018 la missione ha visto ampliare lo spettro delle attività offerte al paese ospitante, con l’incremento di quelle volte all’assistenza, l’addestramento e lo sviluppo delle capacità d’azione. Su richiesta del governo iracheno, la missione è stata ampliata nel febbraio 2021, raggiungendo l’attuale capacità.
La missione della Nato è svolta nel rispetto della sovranità del paese e della sua integrità territoriale, in continuo contatto con le autorità locali, e in stretto coordinamento con l’Operazione NATO Inerent Resolve, l’ONU, l’UE e le altre agenzie operanti nel Paese.