DAKAR, 3 MAGGIO – La guerra in Ucraina sta aggravando una “triplice crisi alimentare, energetica e finanziaria”, in tutta l’Africa, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Parlando a Dakar, la capitale del Senegal, durante la sua prima visita nel continente dall’inizio della pandemia di COVID-19, Guterres ha dichiarato: “Quando si discute della situazione socio-economica, è impossibile non menzionare la guerra in Ucraina e il suo impatto sull’Africa”. Guterres ha incontrato il presidente Macky Sall secondo il quale la guerra in Ucraina è “una tragedia umana” che può avere “un impatto drammatico sulle economie, in particolare quelle dei paesi in via di sviluppo”.
Il conflitto in Ucraina sta facendo salire i prezzi globali del cibo e del carburante; alti funzionari delle Nazioni Unite sono preoccupati che l’aumento dei costi spingerà più persone alla fame e potrebbe portare a instabilità politica e disordini sociali in alcune parti dell’Africa, dove i prezzi del cibo sono aumentati di un terzo rispetto allo scorso anno.
Prima dell’inizio dell’invasione russa a febbraio, la combinazione di cambiamenti climatici, conflitti e pandemia di COVID-19 stava già influenzando la situazione socio-economica in Africa, in particolare nella regione del Sahel che include il Senegal.
Ora, con la guerra in Ucraina, la situazione si è ancora inasprita.
Guterres e il presidente Sall hanno visitato un nuovo impianto di produzione di vaccini hi-tech, attualmente in costruzione presso l’Institut Pasteur di Dakar. Una volta completato, sarà in grado di produrre una gamma di vaccini tra cui Pfizer-BioNTech, uno dei più utilizzati contro COVID-19. Sarà anche in grado di produrre vaccini sperimentali contro la malaria e la tubercolosi.
In occasione dela Settimana mondiale dell’immunizzazione, Guterres ha affermato che è necessario “costruire una vera equità vaccinale in tutto il mondo” e che è “inaccettabile” che quasi l’80% degli africani non sia vaccinato contro COVID-19; una situazione che ha definito un “fallimento morale”. Da parte sua il presidente Sall ha chiesto la sovranità farmaceutica sostenendo l’emergere di un’industria farmaceutica africana in grado di soddisfare i bisogni di base e far fronte alle pandemie.
Nell’ambito del piano di ripresa COVID-19, il Senegal sta rafforzando il settore della produzione di farmaci. Si prevede che la struttura di vaccinazione produrrà almeno il 50% del fabbisogno del paese. Per il capo dell’Onu i “paesi più ricchi e le aziende farmaceutiche del mondo dovrebbero accelerare la donazione di vaccini e investire nella produzione locale”.
Quanto all’economia l’aumento degli investimenti fa parte di una strategia globale per sostenere i paesi in via di sviluppo che affrontano quelle che le Nazioni Unite hanno definito “crisi a cascata”. Nel marzo 2022, il capo delle Nazioni Unite ha istituito il Global Crisis Response Group on Food, Energy and Finance (GCRG) in risposta alla crisi provocata dall’invasione russa dell’Ucraina, affermando che stava producendo effetti allarmanti su un’economia mondiale già colpita da COVID-19 e cambiamenti climatici.
L’ONU stima che un quarto di miliardo di persone potrebbe essere spinto in estrema povertà quest’anno, causata dalle conseguenze del conflitto in Ucraina. Le istituzioni finanziarie internazionali hanno un ruolo chiave da svolgere e “devono urgentemente fornire la riduzione del debito aumentando la liquidità e lo spazio fiscale”, ha concluso Guterres “in modo che i governi possano evitare il default e investire in reti di sicurezza sociale e sviluppo sostenibile per il loro popolo”.