ROMA, 3 MARZO – Nei giorni in cui l’Europa si trova ad affrontare una nuova gravissima crisi umanitaria che investe centinaia di migliaia di persone in fuga dall’Ucraina, Festivaldeigiovani® e UNHCR si rivolgono ai giovani, li ascoltano e li coinvolgono: per parlare di rifugiati e esodi di popolazioni, per rispondere alle richieste dei ragazzi che pretendono un’informazione chiara ed approfondita, per offrire loro la possibilità di maturare opinioni e comportamenti consapevoli.
È un progetto che si snoda durante l’anno scolastico, fatto di confronti e discussioni, con i giovani veri protagonisti, con il coinvolgimento di esperti e la guida attenta e partecipe dei docenti. Un esercizio di formazione, ascolto e discussione che si concluderà al Festivaldeigiovani® di Gaeta in programma dal 6 all’8 Aprile.
Tra i temi affrontati:• Chi sono i rifugiati, la differenza tra migranti, apolidi, richiedenti asilo, sfollati interni.
• Le diverse cause che stanno alla base delle migrazioni forzate.
• Il lavoro dei professionisti sul campo.
• Le testimonianze di chi è fuggito, le speranze di chi oggi vuole costruire un futuro per se e per le proprie famiglie.
• Le opportunità di integrazione in Italia
• Il comportamento che ciascuno di noi può assumere di fronte a questo fenomeno.
Il progetto coinvolge 2.553 ragazzi provenienti da scuole di tutt’Italia che, dopo i momenti di confronto e formazione a cura di UNHCR con l’ausilio di operatori sul campo e testimoni, dibatteranno in classe divisi in gruppi e coordinati dai loro docenti. L’approdo finale di questo percorso sarà il confronto collettivo al Festivaldeigiovani® nazionale di Gaeta, la ‘città dei giovani’.
”Il Festivaldeigiovani® – dice Fulvia Guazzone, founder del Festival, è nato dall’urgenza di permettere ai ragazzi e alle ragazze di tutt’Italia, della fascia critica di età 14-19 anni, di esprimersi, di recitare un ruolo da protagonisti, di non essere soggetti passivi. È, il nostro, un Paese che parla di loro, ma non li ascolta come dovrebbe e come loro meritano. Questi sono momenti cruciali per l’Italia e per la formazione di questa generazione: abbiamo il dovere di dare loro gli strumenti per crescere in autonomia e consapevolezza. Si confronteranno probabilmente con il tema dell’emigrazione, economica, da crisi climatica, da conflitti come quelli che stiamo vivendo, per tutta la loro vita: per questo devono approfondire e comprendere, e noi siamo qui al loro fianco, per questo”.
”Non si e’ mai troppo giovani per fare la differenza. Per l’UNHCR discutere e coinvolgere i giovani e gli studenti è di fondamentale importanza, in Italia e in tutto il mondo – le ha fatto eco Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – Siamo lieti di lavorare con Festivaldeigiovani® per contribuire a sviluppare una rete di ragazzi e ragazze dinamica e impegnata che abbracci la causa dei rifugiati, sostenendo una società che sia accogliente e solidale”.
I momenti di formazione
A tutti gli studenti ed agli insegnanti partecipanti vengono offerti momenti di incontro e formazione:
Il 28 Febbraio sono già intervenutii:
• Patrizia Buonamici, Protection Associate di UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati
• Alidad Shiri, fuggito dall‘Afghanistan a 14 anni, oggi è autore del libro ”Via dalla pazza guerra”
• Gina Abate, prof.ssa pioniera dell’accoglienza in Italia ed insegnante all’epoca di Alidad Shiri
Domani sulla piattaforma festivaldeigiovani.it:
• Carlotta Sami, portavoce in Italia di UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati
• Federico Fossi, Senior Public Information Associate presso l’ufficio comunicazione dell’UNHCR
• Syed Hasnain, co-fondatore e Presidente dell’associazione UNIRE (Unione Nazionale Italiana dei Rifugiati ed Esuli) e responsabile del progetto europeo dei minori migranti presso Missing Children Europe