NEW YORK, 30 SETTEMBRE – Rivolgendosi oggi alla Terza Commissione dell’Assemblea Generale, il rappresentante permanente italiano alle Nazioni Unite, Ambasciatore Maurizio Massari, ha assicurato che l’Italia manterrà i diritti umani come una “ferma priorità” della sua politica estera e non risparmiera’ gli sforzi per sostenere e contribuire al loro avanzamento nell’agenda dell’ONU.
Massari ha parlato mentre a Ginevra si avvia a conclusione il mandato triennale dell’Italia come membro del Consiglio dei Diritti Umani. “In un contesto globale caratterizzato da diffuse violazioni e abusi esacerbati dalla pandemia, è nostro dovere moltiplicare gli sforzi per rendere le nostre società più uguali, inclusive, più verdi e più giuste, senza lasciare indietro nessuno. Solo quando i diritti umani saranno pienamente garantiti a tutti, le società potranno essere veramente pacifiche, resistenti e sostenibili”.
La Terza Commissione è una delle sei commissioni principali dell’Assemblea Generale e quella che si occupa di diritti umani, affari umanitari e questioni sociali. La Commissione si riunisce ogni anno all’inizio dell’autunno con l’obiettivo di concludere i lavori entro la fine di novembre. Tutti i 193 stati membri dell’ONU possono partecipare.
Massari si è concentrato sul rapido sviluppo delle tecnologie digitali che “possono offrire grandi opportunità e, allo stesso tempo, porre nuove sfide”, un tema sul quale Stefania Bait e Marco Demo, i nuovi delegati giovanili italiani, si sono concentrati nel loro primo discorso (videoregistrato) al Comitato.
L’Ambasciatore ha inoltre affrontato i temi dell’uguaglianza di genere e della lotta a tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze, comprese pratiche dannose come le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci e forzati che sono tradizionalmente tra le priorita’ dell’agenda dell’Italia all’ONU. “Gli ultimi sviluppi in Afghanistan stanno già mettendo a repentaglio le conquiste duramente conquistate nel campo dei diritti delle donne. Le donne e le ragazze afghane meritano di vivere in sicurezza e dignità, come tutti gli afghani, e di godere pienamente dei loro diritti all’istruzione, al lavoro, alla libertà di movimento e di espressione. La comunità internazionale non deve risparmiare sforzi in questo senso”, ha osservato.
L’Italia attende anche quest’anno l’adozione della risoluzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, è impegnata nella lotta contro tutte le forme multiple e trasversali di discriminazione e, in linea con gli impegni assunti con l’Agenda per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, la sua azione di tutela e promozione dei diritti umani delle persone LGBTI mira a rimuovere tutte le barriere che impediscono loro di godere pienamente dei diritti civili, politici, sociali, economici e culturali. “Siamo pronti a proteggere i diritti delle persone con disabilità, degli anziani, delle persone appartenenti a minoranze e di tutti coloro che si trovano in situazioni vulnerabili”, ha detto Massari.
Come negli anni precedenti, l’Italia presenterà il suo progetto di risoluzione sulla prevenzione del crimine e la giustizia penale, basandosi sugli atti, le risoluzioni e le dichiarazioni adottate a New York e a Vienna, con l’obiettivo di cercarne l’adozione per consenso. I diritti dei difensori dei diritti umani, la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti sono inoltre in cima all’agenda dell’Italia, così come una “piena e significativa partecipazione dei giovani nel processo decisionale globale”. Come partner della COP26, l’Italia ha appena ospitato a Milano l’evento chiamato “Youth4Climate: Driving Ambition”, per offrire ai giovani di tutto il mondo l’opportunità di elaborare proposte concrete per la pre-COP e la COP26. (@OnuItalia)