GINEVRA, 17 MAGGIO – Mentre si allunga la scia di sangue in Israele e nei Territori palestinesi l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha lanciato un appello per una de-escalation delle tensioni e ha esortato tutte le parti a rispettare il diritto internazionale. “Negli ultimi 10 giorni, la situazione nei territori palestinesi occupati e in Israele è peggiorata a un ritmo allarmante”, ha detto in un comunicato.
“La situazione a Sheikh Jarrah nella Gerusalemme est occupata, innescata dalle minacce di sfratti forzati di famiglie palestinesi; la forte presenza delle forze di sicurezza israeliane e la violenza intorno alla moschea di al Aqsa durante il Ramadan; la grave escalation di attacchi da e verso Gaza; e lo scioccante incitamento all’odio razziale e alla violenza in Israele hanno portato a feroci attacchi e a crescenti vittime nei territori palestinesi occupati e in Israele”, ha rilevato Bachelet.
Intano ieri il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha tenuto una riunione di emergenza sulla situazione in Medio Oriente mentre l’Unione europea ha convocato per domani una riunione urgente dei ministri degli Affari esteri. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha aperto l’incontro virtuale chiedendo alle parti di fermare il ”ciclo insensato di spargimento di sangue, terrore e distruzione” e ha assicurato che l’Onu sta lavorando per un ”cessate il fuoco immediato”. Guterres si è detto ”sconvolto dal numero sempre più elevato di vittime civili palestinesi” e ha condannato i razzi lanciati da Gaza che hanno ucciso israeliani.
Nel frattempo, continuano a aumentare le vittime negli scambi tra le forze di difesa israeliane e quelle del gruppo militante Hamas, che controlla Gaza. Unicef Palestina fa intanto sapere che nell’ultima settimana, ”almeno 55 bambini nello Stato di Palestina e 2 bambini in Israele sono stati uccisi. La paura e la distruzione stanno aumentando da entrambe le parti. A Gaza, le scuole sono state distrutte, le case e gli uffici sono stati rasi al suolo e intere famiglie sono state sfollate. In Israele, scuole, case ed edifici sono stati danneggiati”. L’agenzia dell’Onu prosegue affermando che ”a violenza, le uccisioni e l’odio devono cessare. I diritti umani internazionali e il diritto umanitario devono essere rispettati. I civili e le infrastrutture civili devono essere protetti. L’unica soluzione è una soluzione diplomatica – per il bene di tutti i bambini e del loro futuro”. Nonostante le violenze in corso, l’UNICEF ”continua a fornire aiuti nella Striscia di Gaza con forniture come soluzioni saline, glucosio, antibiotici, soluzioni reidratanti orali, e materiali per la distribuzione e la purificazione dell’acqua. Chiediamo l’accesso umanitario per portare una maggiore assistenza estremamente necessaria”.