ROMA, 29 APRILE – Con un focus speciale sulla Dieta Mediterranea, il ruolo strategico dei sistemi alimentari nella creazione di un mondo sostenibile e di una cultura del cibo che combatte lo spreco sara’ al centro del pre Vertice Onu sui Sistemi Alimentari che sarà ospitato dall’Italia a Roma in luglio. Lo ha annunciato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni nel corso di una videoconferenza a cui hanno preso parte anche il Direttore Generale della Cooperazione Italiana Giorgio Marrapodi e gli economisti Andrea Segre’ dell’Universita’ di Bologna, Angelo Riccaboni di Siena, Jeffrey Sachs di Columbia e Benedetto Marelli del MIT.
Segre’ ha puntato i riflettori sulla Dieta Mediterranea: “E’ la via maestra verso l’equilibrio e un modello che può essere replicato in altre aree del mondo. Dieta mediterranea significa stile di vita sano e valore scientifico”. Secondo Sachs, “il cibo locale, le tradizioni culinarie e la dieta mediterranea sono tesori dell’umanita’ e la ragione della leadership dell’italia nei sistemi alimentari sostenibili”.
Per Sereni, l’approccio italiano allo sviluppo, basato sul rispetto dei diritti umani, sul sostegno ai produttori di piccole organizzazioni, sulle cooperative e il coinvolgimento delle comunità locali, è teso a valorizzare le voci meno ascoltate per dare loro forza, come da anni si fa nei progetti d’imprenditoria femminile agricola e delle associazioni di donne leader: “Per questo al Pre-Vertice di Roma vogliamo parlare non solo di cibo, ma anche di sostenibilità economica e sociale, di ambiente, di educazione. Siamo convinti che locale e globale possano essere complementari, e che sia possibile trasmettere su scala globale valori e tradizioni locali nel segno della sostenibilità”.
Sereni ha osservato anche che tante imprese italiane in questi anni hanno portato avanti politiche agroalimentari sostenibili: “Penso che il nostro sistema alimentare potrà progredire solo se sapremo ascoltare chi nel nostro Paese si è assunto un ruolo di custode della biodiversità mettendo in atto pratiche agro-ecologiche per un’agricoltura resiliente in scenari resi sempre più difficili da diversi fattori, primo tra tutti il cambiamento climatico; chi, con il proprio lavoro, ha preservato tradizioni e prodotti di eccellenza, svolgendo un ruolo di ‘Ambasciatore’ dell’Italia nel mondo; chi, come il Banco Alimentare, quotidianamente si impegna a far arrivare le eccedenze alimentari a chi, tanto più ora nella crisi del COVID-19, non ha cibo sufficiente. È grazie a questo ascolto che potremo arrivare a scelte forti e condivise su un tema così essenziale, per l’Italia e il mondo, come il sistema alimentare”. (@OnuItalia)