ROMA, 29 MARZO – “La promozione di un multilateralismo efficace incentrato sul ruolo delle Nazioni Unite rappresenta una delle priorità fondamentali della politica estera italiana”. Lo ha dichiarato al convegno promosso dall’Università di Bari e dalla SIOI per il 75° Anniversario delle Nazioni Unite la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, che ha aggiunto: “Siamo consapevoli delle difficoltà che incontra oggi il metodo multilaterale, ma rimaniamo convinti che esso rappresenti lo strumento privilegiato per far fronte efficacemente alle complesse sfide globali attuali”.
Il convegno di oggi rientra in un progetto della SIOI per l’organizzazione e la realizzazione, anche in modalità online, di un ciclo di quattro riunioni, in occasione del 75° Anniversario dell’ONU, in collaborazione con Università italiane: oltre Bari, Messina, Torino e Roma. Quest’anno – ha proseguito Sereni – l’Italia detiene la Presidenza del G20: “Si tratta di un’occasione fondamentale per dare il nostro contributo propositivo per una risposta globale alle principali sfide che stiamo affrontando. Per tale motivo, sosteniamo la riforma delle istituzioni internazionali, inclusa quelle promosse dal Segretario Generale Guterres per rendere l’ONU più efficiente, trasparente, democratica e rappresentativa”.
Sostegno Italia a Action for Peacekeeping
L’Italia, che e’ il settimo contributore finanziario delle missioni di pace, ha sostenuto in particolare sin dall’inizio l’iniziativa ‘Action for Peacekeeping’, lanciata nel 2018 per rilanciare l’immagine e l’efficacia dei caschi blu: “Il nostro Paese – ha detto ancora la Vice Ministra – ha preso parte a 29 missioni di pace ONU ed è oggi il primo fornitore di peacekeepers tra i Paesi occidentali, con circa 1.100 unità dislocate in 5 diverse missioni. Nel quadro di queste missioni, per l’Italia è essenziale garantire la protezione dei civili inclusi i bambini, la promozione del ruolo delle donne, la tutela del patrimonio culturale e la riduzione dell’impatto ambientale”.
Impegno con la base di Brindisi
Fondamentale – ha spiegato Sereni – è la collaborazione con l’UE nel quadro della Partnership Strategica per la gestione e prevenzione delle crisi, la partnership con la NATO, nonché la cooperazione trilaterale tra ONU, Unione Europea e Unione Africana, di cui l’Italia auspica un rafforzamento. La pandemia ha inoltre dimostrato il ruolo fondamentale dell’efficienza di catene logistiche e di approvvigionamento a livello globale nella risposta alle crisi. Il Global Service Center, ospitato dall’Italia a Brindisi da oltre 25 anni, è una struttura Onu di eccellenza, da cui dipende l’intera logistica delle Operazioni di peacekeeping e delle Missioni Politiche Speciali delle Nazioni Unite. Tra le spedizioni umanitarie italiane partite dalla Base la Vice Ministra ha ricordato quella per il popolo libanese a seguito delle tragiche esplosioni nel porto di Beirut della scorsa estate e quelle per fronteggiare l’emergenza inondazioni in Somalia o la crisi sanitaria in Sud Sudan. (@OnuItalia)