NAQURA, 21 GENNAIO – Si è conclusa la seconda fase del Marksmanship course, momento addestrativo organizzato dai caschi blu del contingente italiano di Unifil a favore di agenti di polizia e di operatori delle unità antiterrorismo libanesi. Migliorare il livello complessivo di efficienza operativa delle forze di sicurezza libanesi, attraverso l’acquisizione di tecniche di tiro statico e dinamico, in spazi aperti e in contesti urbani, da adottare in attività antiterrorismo.
E’ questo lo scopo del corso, ideato dal comando del settore Ovest di Unifil e condotto dagli istruttori di Italbatt, unità di manovra su base 3° reggimento bersaglieri della ‘Brigata Sassari’, che si era aperto con un ciclo di lezioni teoriche incentrate sui fondamentali del tiro e sullo sviluppo di abilità connesse con l’impiego delle armi in condizioni di stress.
La seconda fase si è conclusa con un’esercitazione a fuoco nel poligono di tiro di Naqoura, in cui è stato simulato l’intervento di un team di polizia contro rapinatori armati, rappresentati da sagome, conclusosi con il ferimento e la cattura dei malviventi. Il colonnello Carlo Di Pinto, comandante di Italbatt, si è complimentato con gli istruttori e gli operatori delle forze di sicurezza libanesi per la buona riuscita dell’attività.
”Lo sviluppo delle capacità operative delle forze armate e di polizia libanesi”, ha dichiarato Di Pinto, ”è uno degli obiettivi di maggior successo conseguiti dai militari italiani, utile a perfezionare il livello di interoperabilità con i peacekeepers di Unifil nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.