Fra i temi discussi nel corso del colloquio vi è stato quello dell’”azione preventiva” per affrontare le conseguenze umanitarie dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi: una strategia al centro dell’azione umanitaria italiana, soprattutto in Africa. “Dal momento che i cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi hanno un enorme impatto negativo sulla sicurezza alimentare, l’Italia ha promosso, in sede FAO, una Food Coalition per creare sinergie soprattutto in Africa” ha ricordato Del Re.
“Un’altra priorità della agenda umanitaria globale dell’Italia è la localizzazione”, ha proseguito la Vice Ministra: “Dal momento che Covid-19 ha dimostrato che gli attori locali sono coloro che possono rispondere in modo più tempestivo ed efficace, crediamo che coinvolgere le comunità locali in attività di valutazione e monitoraggio delle esigenze sia fondamentale per il nostro approccio basato sulle persone e sulle esigenze.”
Del Re ha quindi concordato sulla necessità di una maggiore valorizzazione del volontariato, settore nel quale l’Italia ha una grande tradizione con oltre 6 milioni di persone impegnate in lavoro volontario. (@OnuItalia)