NEW YORK, 2 LUGLIO – “La pandemia ha esacerbato le minacce al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, aggravando le situazioni di crisi e rendendo più difficoltosa l’azione umanitaria. L’Italia ha sostenuto fin dal primo momento l’appello del Segretario Generale per un cessate il fuoco globale ed ha accolto con favore l’adozione unanime ieri da parte del Consiglio di Sicurezza della Risoluzione 2532 con cui si richiede una cessazione immediata delle ostilità e si esprime sostegno per l’operato del Segretario Generale in tal senso.” Così l’intervento italiano, presentato dalla Rappresentanza Permanente presso l’Onu a New York, al dibattito aperto del Consiglio di Sicurezza su pandemia e sicurezza svoltosi oggi in modalità virtuale al Palazzo di Vetro.
“La pandemia è innanzitutto un’emergenza sanitaria da affrontare assieme e in maniera coordinata. L’Italia ha sostenuto con convinzione e sin dal principio l’esigenza di un approccio multilaterale, invocando la creazione di un’alleanza per il vaccino e ponendosi tra i promotori dell’Acceleratore ACT e delle Conferenze dei donatori per una risposta globale al Covid-19″, si legge nell’intervento italiano.
“I teatri di conflitto sono ancor più vulnerabili all’impatto della pandemia. Qui le operazioni di peacekeeping hanno mostrato di saper giocare un ruolo centrale nel fornire assistenza ai Paesi ospite e alle comunità. UNIFIL, in cui il contingente italiano è in prima fila, ha dato l’esempio. L’Italia, assieme ai partner europei, ha confermato il suo impegno a sostegno del peacekeeping onusiano, anche nel contesto della pandemia. L’iniziativa Action for Peacekeeping, volta a rendere le operazioni di pace più performanti e cui l’Italia aderisce, è particolarmente importante in questa congiuntura.”
Ricordata anche l’esigenza prioritaria di mantenere la funzionalità delle catene di approvvigionamento del cibo per evitare una crisi alimentare di rimbalzo e, al riguardo, la stretta collaborazione dell’Italia con le agenzie del polo agroalimentare ONU di Roma, con particolare riferimento all’istituzione di una Coalizione per il Cibo a guida FAO. L’intervento italiano ha sollevato infine il tema della particolare vulnerabilità delle donne nel contesto della pandemia e l’esigenza di una loro piena partecipazione ai processi decisionali, in linea con l’Agenda Donne Pace e Sicurezza. (@OnuItalia)