ROMA, 4 GIUGNO – L’ONU, il Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa chiedono unità per intensificare gli sforzi finalizzati a sviluppare, testare ed aumentare la produzione di diagnostiche specifiche, terapie sicure, efficaci e convenienti, nonché medicinali e vaccini per combattere la pandemia di COVID-19.
”In particolare – ha dichiarato il Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Francesco Rocca – chiediamo ai governi, al settore privato, alle organizzazioni internazionali e alla società civile di unirsi per giungere a quello che possiamo definire un vaccino accessibile a tutti. Il COVID-19 è una malattia globale che colpisce in tutto il mondo, ma con un impatto maggiore per quel che concerne popolazioni e individui più vulnerabili.
Mentre la corsa per identificare gli strumenti più efficaci per combatterlo è in atto, deve prevalere lo spirito di solidarietà globale: nessuno deve essere lasciato indietro”.
Nell’appello Rocca prosegue: ”Il vaccino accessibile a tutti dovrebbe proteggere le persone nelle città come nelle comunità rurali, gli anziani nelle case di cura come i giovani nei campi profughi….Un contratto sociale globale per il vaccino accessibile a tutti contro il COVID-19 è un imperativo morale che ci unisce nella nostra umanità condivisa. L’unità e l’impegno nei confronti del vaccino contro il COVID-19 dovrebbero essere accompagnati da una eguale collaborazione globale e dalla volontà di sostenere l’immunizzazione contro le malattie prevenibili”.
A causa del COVID-19 i servizi di immunizzazione di routine dell’infanzia sono stati gravemente colpiti in almeno 68 paesi: campagne anti morbillo sono state sospese in 27 paesi e campagne contro la poliomielite in altri 38; almeno 80 milioni di bambini sotto l’anno di età sono a rischio di malattie come il morbillo, la difterite e la poliomielite.
L’appello invita i partner internazionali e nazionali a continuare a dare priorità alla consegna di vaccini come strumento-chiave per evitare l’eccesso di mortalità, in particolare nei paesi a basso reddito e in contesti umanitari difficili.
”Mentre il mondo investe nello sviluppo di nuove tecnologie contro il COVID-19 e nel sostenere la fornitura di servizi di immunizzazione in tutto il mondo – ha aggiunto Rocca – avvertiamo che gli interventi biomedici saranno solo parzialmente efficaci senza l’impegno delle persone. Lo abbiamo già appreso nella prima fase delle epidemie precedenti, come l’Ebola, e non dovremmo ripetere lo stesso errore. Chiediamo pertanto ai governi e agli attori non governativi di dare la priorità agli investimenti nelle comunità e di garantire a tutte le persone, senza distinzioni, le conoscenze, le risorse e gli strumenti per proteggersi dal COVID-19. Perché fino a quando il vaccino accessibile a tutti non sarà disponibile, la speranza di ridurre l’impatto di questa pandemia si baserà principalmente sulla conoscenza e sul comportamento delle persone e sulla loro capacità di resistere all’impatto diretto e secondario del COVID-19”.