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venerdì, Novembre 1, 2024

Covid-19: assemblea OMS verso risoluzione comune tra tante polemiche

GINEVRA, 19 MAGGIO – E’ una assemblea generale piena di polemiche e di incertezze quella che l’OMS ha aperto ieri in videocollegamento e che si conclude oggi. L’Organizzazione dell’Onu che si occupa di sanità è stata messa più volte in causa per la sua gestione della pandemia di coronavirus e tra le minacce del presidente americano Donald Trump di tagliare i fondi e le accuse alla Cina il dibattito si attende particolarmente aspro.

Ieri il presidente cinese, Xi Jinping, nel suo intervento ha dichiarato che, nonostante fino ad oggi l’abbia sempre negato, “la Cina è a favore di un’inchiesta sul coronavirus dopo aver controllato l’epidemia”. ”Abbiamo agito con apertura, trasparenza, e responsabilità”, ha insistito Xi, offrendo 2 miliardi, ossia quattro volte i fondi bloccati da Trump, aiuto all’Africa, e promettendo che se svilupperà il vaccino lo distribuirà a tutti.

Aprendo l’assemblea, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato che l’epidemia di Covid-19 si è trasformata in una pandemia a causa dell’incapacità dei Paesi di collaborare fra loro per contrastarla. “C’è stata solidarietà ma pochissima unità, nella nostra risposta al Covid-19″, ha detto Guterres. La mancata osservazione delle raccomandazioni dell’Oms, ha aggiunto, ha “fatto sì che i contagi si siano diffusi globalmente e si stiano spostando al Sud, dove l’impatto della pandemia potrebbe essere ancora più devastante”.

Xi Jinping

Oggi dovrà essere approvata una risoluzione con la quale l‘Unione Europea, l’Australia e altri 116 Paesi chiedono un’indagine indipendente sulla risposta internazionale e dell’Oms alla pandemia, “per valutare l’esperienza conquistata e le lezioni apprese”. La risoluzione, appoggiata da oltre la metà dei Paesi membri dell’Oms mira ad avviare “un processo graduale di valutazione imparziale, indipendente e globale” delle attività dell’Oms per coordinare la risposta internazionale alla pandemia di Covid-19, tra cui il funzionamento della legge sanitaria internazionale e le sue azioni nel più ampio sistema sanitario Onu. Per essere approvata, la risoluzione dovrà essere appoggiata da almeno due terzi dei Paesi membri dell’Oms. Nel documento vi dovrebbero essere anche questi tre punti:

1) Continuare a lavorare con la World Organisation for Animal Health (Oie), la Food and Agriculture Organization (Fao) e i Paesi per identificare la fonte zoonotica del virus e il percorso della sua introduzione nella popolazione umana, compreso il possibile ruolo di ospiti intermedi, attraverso operazioni come missioni scientifiche e congiunte sul campo. Punto su cui tutti sono d’accordo.

2) Un accesso equo, tempestivo e universale e una distribuzione giusta di tutte le tecnologie sanitarie sicure, di qualità e a buon mercato e dei prodotti richiesti in risposta alla pandemia di Covid-19 come priorità globale e l’urgente rimozione di ostacoli ingiustificati a questo; in accordo con le disposizioni dei pertinenti trattati internazionali. Su questo punto gli Usa potrebbero dissociarsi con una dichiarazione scritta.

3) Avviare, al momento opportuno e in consultazione con gli Stati membri, un progressivo processo di valutazione imparziale, indipendente ed esauriente, incluso l’uso di meccanismi già esistenti, per rivedere l’esperienza ottenuta e le lezioni imparate dalla risposta sanitaria internazionale coordinata dall’Oms al Covid-19. La valutazione riguarderà in particolare “l’efficacia dei meccanismi a disposizione dell’Oms; il contributo dell’Oms agli sforzi dell’Onu e la loro tempistica rispetto alla pandemia.

Molti paesi hanno ricordato che l’allerta Oms è stata diramata il 30 gennaio mentre la pandemia è stata dichiarata l’11 marzo e che sarebbe stato perso molto tempo e sottovalutata l’entità e la virulenza del Covid 19.

Per l’Italia il ministro della salute Roberto Speranza ha sottolineato la necessita che il vaccino che verrà approntato contro il virus sia ”bene pubblico globale e diritto per tutti” e ha dichiarato indispensabile un  rafforzamento dell’OMS da parte di tutti gli Stati membri.

 

 

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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