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Profughi da Lesbo in Italia, accolti da Sant’Egidio e Vaticano

CITTA’ DEL VATICANO, 2 DICEMBRE – In occasione del suo viaggio all’Isola di Lesbo nell’aprile 2016, Papa Francesco aveva portato con sé in Italia 3 famiglie siriane richiedenti asilo, di cui la Santa Sede si assunse l’onere di accoglienza e di sostentamento, mentre l’ospitalità e il percorso di integrazione vennero seguiti dalla Comunità di Sant’Egidio.

Nello scorso mese di maggio, a tre anni da quell’evento, il Papa ha chiesto all’Elemosiniere di tornare nell’isola per rinnovare la solidarietà al popolo greco e ai profughi e, anche in questa occasione, aveva espresso il desiderio di compiere un ulteriore gesto di solidarietà e ospitare un gruppo di giovani profughi e alcune famiglie provenienti dall’Afghanistan, dal Camerun e dal Togo.

Dopo un intenso periodo di trattative ufficiali tra gli organismi competenti al fine di realizzare questo nuovo corridoio umanitario, il Ministero dell’Interno della Repubblica Italiana ha dato l’assenso definitivo a svolgere l’operazione. Oggi, 2 dicembre, l’Elemosiniere si è recato nuovamente nell’Isola di Lesbo, insieme ad alcuni responsabili della Comunità di Sant’Egidio e rientrerà poi in Italia il prossimo 4 dicembre con un gruppo di 33 profughi richiedenti asilo politico. Questa operazione si concluderà nel mese di dicembre, quando altri 10 profughi verranno accompagnati in Italia, dando così inizio alle procedure necessarie per la richiesta di protezione internazionale.

L’accoglienza di questi profughi sarà, anche in questo caso, a carico della Santa Sede, attraverso l’Elemosineria Apostolica, e della Comunità di Sant’Egidio. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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