PARIGI, 18 NOVEMBRE – ”Voices of the World”, il programma della Fondazione di Andrea Bocelli di aiuto per i bambini poveri o vittime delle guerre nel mondo, è sbarcato a Parigi, nella sede dell’Unesco, dove il tenore italiano è stato ospite d’onore.
L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, lo ha accolto per l’inizio di una importante collaborazione con la Andrea Bocelli Foundation, nata nel 2011. Proprio con la fondazione, è nata nel 2016 l’iniziativa in favore dei bambini di Haiti, uno dei paesi più poveri del mondo, in cui – oltre a fornire 100.000 litri d’acqua al giorno ai quartieri più poveri – ha costruito 5 scuole dove 12.000 bambini hanno fino ad oggi imparato, oltre che a leggere e scrivere, a conoscere la musica e a cantare.
Citando Dostojevski Bocelli ha detto che ”la bellezza salverà il mondo” e ha spiegato che ”la musica è uno dei pochi linguaggi universali, attraverso cui si trasmettono valori, sentimenti e si modifica l’animo umano”.
Nella sala della plenaria dell’Unesco il maestro ha cantato l’Inno alla Gioia di Beethoven.
L’importanza e il ruolo dell’educazione artistica nell’inclusione e nella coesione sociale sono stati inoltre al centro di una tavola rotonda organizzata per l’occasione sul tema ”La sinfonia 2030: l’insegnamento delle arti creative in favore dell’inclusione” cui hanno partecipato esponenti della Fondazione Bocelli, artisti, insegnanti e rappresentanti politici. Il maestro ha firmato con l’Unesco un memorandum d’intesa per sviluppare progetti analoghi a quelli già varati, in Medio Oriente (Siria e Iraq fra gli altri paesi coinvolti) e in paesi africani come il Mali.