GINEVRA, 8 OTTOBRE – L’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e il WHO confermano una nuova collaborazione per contrastare la fame in Yemen. Il contributo italiano, definito come “fondamentale” sul sito del WHO, è di 2 milioni di euro e fa seguito ad altre iniziative congiunte per lo Yemen tra Italia e agenzia dell’Onu. Quest’ultimo contributo, che aiuterà oltre 50.000 bambini, vittime di malnutrizione acuta grave ed i loro rispettivi genitori, è simbolo di un continuo impegno da parte dell’Italia per la popolazione del Yemen ed il lavoro del WHO.
Altaf Musani, Rappresentante WHO in Yemen, ha ringraziato l’Italia per la donazione, ricordando però che la lotta contro la fame in Yemen richiede ancora molto impegno e significativi fondi: “Sono grato per questa collaborazione e per la fiducia costruita tra le nostre organizzazioni. Siamo ambedue impegnati a soddisfare i bisogni di oltre 50.000 bambini, vittime di malnutrizione acuta grave (SAM) e le complicazioni mediche che comporta. Abbiamo salvato le vite di oltre 8.000 bambini ma la lotta non è finita ed insieme dobbiamo far progresso”.
Quasi 20 milioni di persone in Yemen soffrono d’insicurezza alimentare ed un quarto di un milione rischia la fame. La malnutrizione è specialmente pericolosa per i bambini, poiché compromette più facilmente il loro sistema immunitario, mettendoli a rischio di multiple malattie ed infezioni, ma ne subiscono i contraccolpi economici ed emotivi anche i genitori. “Lo Yemen è un paese dove più della metà della popolazione è disoccupata per via della distruzione delle infrastrutture civili e sociali. Questo aiuto – ha detto Musani – è quindi un salvavita. Una famiglia non dovrebbe perdere tutto per salvare il proprio figlio dalla fame”. (SB@OnuItalia)