ROMA, 21 AGOSTO – ”Salvare vite non dovrebbe costare vite”: in occasione della Giornata mondiale dell’aiuto umanitario sono intervenuti con una dichiarazione congiunta l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e il Commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi Christos Stylianides.
”Questo è un anno chiave per il diritto internazionale umanitario, poiché il 2019 segna il 70° anniversario delle Convenzioni di Ginevra. Poiché il rischio che gli operatori umanitari affrontano continua ad aumentare, l’Unione europea rende omaggio all’impegno di coloro che rischiano la vita per fornire aiuti umanitari in tutto il mondo”, recita la nota, secondo cui ”il rispetto inequivocabile del diritto internazionale, la sicurezza e la protezione degli operatori umanitari e il loro accesso illimitato a coloro che sono nel bisogno sono una delle principali preoccupazioni per l’Unione europea”.
”Le violazioni del diritto internazionale umanitario continuano ad essere una delle sfide più critiche per la protezione dei civili, nonché per la protezione degli operatori umanitari e dei medici. La violenza contro gli operatori umanitari colpisce i civili e impedisce a milioni di persone di ricevere assistenza salvavita. Salvare vite non dovrebbe costare vite”.
Circa 400 operatori umanitari sono rimasti vittime di gravi attacchi nel 2018, ”rendendolo il secondo anno peggiore della storia. Oltre un terzo di loro sono stati uccisi e l’altro terzo è stato sequestrato. La Giornata mondiale umanitaria è un’opportunità per onorare questi umanitari e per difenderne la sicurezza. L’Ue contribuisce al rispetto del diritto internazionale umanitario attraverso azioni di difesa e misure politiche come il dialogo, le dichiarazioni e le iniziative, nonché attraverso finanziamenti alle organizzazioni partner per garantire l’accesso umanitario. Nel 2017 – concludono i commissari – l’Unione ha mobilitato oltre 1,75 miliardi di euro per operazioni di aiuto umanitario in oltre 80 Paesi in tutto il mondo”.