ROMA, 29 MAGGIO – Con più di 1000 caschi blu, l’Italia è il Paese occidentale che più di tutti contribuisce alle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite e il settimo Paese per numero di contributi al bilancio del peacekeeping. Lo ricorda la Farnesina in occasione della Giornata Internazionale dei Peacekeeper che oggi celebra l’impegno dei caschi blu per proteggere i civili nelle aree di crisi.
Allo stato attuale sono più di 88.000 i militari e le forze di polizia di 124 Paesi, insieme a quasi 14.000 civili, impegnati nelle operazioni di mantenimento della pace dell’Onu in tutto il mondo. Negli ultimi vent’anni le operazioni di pace delle Nazioni Unite si sono sempre più incentrate sulla protezione dei civili. Oggi, più del 90% dei peacekeeper sono impegnati in 8 operazioni di pace – in Abyei e Darfur, nella Repubblica Centroafricana e nella Repubblica Democratica del Congo, ad Haiti e in Libano, nel Mali e nel Sudan del Sud.
L’Onu rileva, infine, come le operazioni di peacekeeping siano anche economicamente vantaggiose. Il budget annuale, che supera di poco i 6,5 miliardi di dollari, è lo 0,5% della spesa militare mondiale. (@OnuItalia).