GINEVRA, 19 APRILE – Nel corso di una recente riunione al suo quartier generale a Ginevra, l’ILO, l’organizzazione internazionale del Lavoro dell’Onu ha chiesto misure urgenti per contrastare il fenomeno crescente dell’accumulo dei rifiuti elettronici.
”Il mondo sta per essere travolto da uno tsunami di rifiuti elettronici, al ritmo di 50 milioni di tonnellate l’anno”, afferma l’ILO, precisando che ad oggi solo il 20% dei rifiuti elettrici ed elettronici viene smaltito tramite canali di riciclo ufficiali, eppure il loro valore è stimato intorno ai 55 miliardi di euro.
Servono, dunque, misure urgenti, sottolinea l’Organizzazione delle nazioni Unite, per migliorare la gestione delle scorie tossiche di questi rifiuti prodotti in tutto il mondo.
Nel corso della riunione a Ginevra con i rappresentanti dei governi e delle organizzazioni sindacali si è convenuto sulla necessità di promuovere gli investimenti nelle infrastrutture e nei sistemi di gestione dei rifiuti a tutti i livelli. Altra questione importante, è stato sottolineato, è la necessità urgente di proteggere chi lavora in questo settore che, per la tossicità del materiale elettrico ed elettronico, crea danni sia ai lavoratori che all’ambiente.
Frattanto è stato presentato a Milano il “Rapporto Annuale 2018 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia“, a cura del Centro di Coordinamento RAEE.
Dall’analisi dei dati emerge che nel 2018 per la prima volta dall’avvio dell’operatività del Centro di Coordinamento RAEE e per il sistema dei consorzi ad essi aderenti la raccolta di ha superato le 310 mila tonnellate, in crescita del 4,8% rispetto al 2017. Si tratta di un risultato importante che conferma il percorso virtuoso intrapreso dal Paese negli ultimi anni e che mostra gli effetti positivi delle azioni volte ad incrementare la raccolta previste dagli Accordi di Programma siglati dal Centro di Coordinamento RAEE.
(@novellatop, 19 aprile 2019)