GINEVRA, 20 FEBBRAIO – Il Comitato Onu per l’eliminazione delle discriminazioni nei confronti delle donne ha iniziato a Ginevra i lavori della 72/a sessione che si concluderanno nella giornata simbolica dell’8 marzo
Nel corso della sessione sarà esaminata la situazione della donna in Paesi come la Colombia, Antigua, Etiopia, Myanmar, Angola, Serbia e Botswana. A presiedere il Comitato è stata eletta Hilary Gbedemah, del Ghana.
Il 2019 segna i 40 anni dall’adozione della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne, adottata da 189 Paesi, mentre 109 sono quelli che hanno ratificato il protocollo facoltativo. La Convenzione ha permesso di mettere in discussione stereotipi sessisti discriminatori oltre che norme anacronistiche di lunga data sul ruolo delle donne nella società. Molto si è fatto, dunque, ma molto c’è ancora da fare e a questo scopo i lavori della Comitato non potranno non prendere in considerazione il fenomeno della tratta delle donne contesto delle migrazioni mondiali.
La CEDAW è stata adottata nel 1979 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ed è entrata in vigore il 3 settembre 1981. Gli Stati Uniti sono l’unica nazione sviluppata che non ha ratificato la CEDAW. Diversi paesi hanno ratificato la convenzione pur con alcune riserve e obiezioni. Si basa su questa norma generale: ”Ogni distinzione, esclusione o restrizione, sulla base del sesso, che ha l’effetto o lo scopo di compromettere o annullare il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, da parte delle donne, a prescindere dal loro stato civile, su una base di parità tra uomini e donne, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale, civile o in qualsiasi altro campo, senza stereotipo di ruolo di genere”.
(@novellatop, 20 febbraio 2019)