GLASGOW, 10 NOVEMBRE – Delusi e indispettiti dall’andamento dei lavori della COP26 in corso a Glasgow Greta Thunberg e altri giovani attivisti hanno predisposto una petizione legale destinata all’Onu per chiedere al segretario generale, Antonio Guterres, di dichiarare formalmente il problema del surriscaldamento globale “emergenza climatica sistemica”. Lo riferisce il Guardian dopo aver preso visione del documento, a margine della conferenza internazionale sul clima, contro cui la giovane svedese ha protestato in piazza con decine e decine di migliaia di coetanei, denunciandone i lavori come fallimentari e additando a più riprese “il bla bla bla” dei leader del mondo.
Tra i 14 promotori della petizione, oltre a Greta Thunberg, figurano militanti di tutti i continenti nella battaglia contro il cambiamento climatico, come Ranton Anjain e Litokne Kabua, delle Isole Marshall (che rischiano di finire sommerse), Ridhima Pandey (India), Alexandria Villaseñor (Usa), e Ayakha Melithafa (Sudafrica). Gli attivisti chiedono a Guterres e ad altre agenzie Onu di “mettere in moto una risposta generalizzata della Nazioni Unite all’emergenza”. E di farlo in termini di “azione globale sul clima” a tutti livelli.
Citando a mo’ di esempio quanto fatto nei mesi scorsi da Guterres e da altri organismi delle Nazioni Unite per predisporre un’azione coordinata in risposta alla pandemia da Covid, Greta e gli atlri giovani attivisti. spiegano: “L’emergenza climatica, che minaccia ogni persona sul pianeta in un futuro prevedibile, è grave almeno quanto la pandemia globale. Per questo richiede un’urgente azione internazionale analoga”, che coinvolga tutti i paesi e li costringa a fare i conti con tale emergenza.