ROMA, 9 APRILE – Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha concluso la sua visita in Mali, Paese strategico per l’Italia dove sarà presto aperta un’Ambasciata.
Nel corso della missione il Ministro ha incontrato il collega maliano Zeini Moulaye, il primo ministro Moctar Ouane, il Ministro dei Maliani all’Estero e dell’Integrazione Africana della Repubblica del Mali, Alhamdou Ag Ilyene, con il Vice Presidente della Transizione, Assimi Goita, e il Presidente della Transizione, Bah N’Daw.
“Il Mali è un partner strategico dell’Italia su molti dossier prioritari come la Libia, la lotta al terrorismo, la gestione dei flussi migratori e la stabilità del Sahel”, ha commentato Di Maio al termine della missione durante la quale ha ribadito ai suoi interlocutori la volontà dell’Italia di continuare a lavorare insieme su questi temi e rafforzare il nostro partenariato bilaterale”.
La prossima apertura di una Ambasciata d’Italia a Bamako sarà uno strumento molto importante per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, ha aggiunto il Ministro osservando che la stabilizzazione del Sahel e la lotta al terrorismo sono priorità strategiche per il nostro Paese, anche attraverso la partecipazione alla Task Force Takuba con uno die suoi contingenti piu’ significativi, e per l’Europa. Il Sahel e l’Africa occidentale saranno inoltre al centro della prossima riunione ministeriale della Coalizione anti-Daesh, che
l’Italia ospitera’ nei prossimi mesi.
La partenership con il Mali si esprime anche in uno sforzo congiunto per la lotta al traffico di esseri umani e nella gestione dei flussi migratori verso l’Europa. Per questo durante la visita si è concordato di rafforzare la collaborazione in materia migratoria e di sicurezza tra i nostri due Paesi,
settore nel quale si sta negoziando un Memorandum d’intesa che potrebbe essere concluso a breve. Il Memorandum offrirà un’ampia cornice per una serie di iniziative concrete da sviluppare di mutuo accordo nei prossimi mesi, in particolare per sostenere le autorità del Mali nella gestione dei flussi
migratori irregolari che attraversano il Paese. (@OnuItalia)