ROMA, 8 LUGLIO 2025 – L’Onu punta oggi i riflettori sul Mare Nostrum. La Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo e’ un’occasione – simbolica e concreta al tempo stesso – per riflettere sullo stato del nostro mare e sulle azioni necessarie per garantirne la tutela. Il Mediterraneo affronta oggi sfide globali sempre più urgenti: inquinamento, perdita di biodiversità, crisi climatica, sovrasfruttamento delle risorse ittiche e instabilità geopolitica, che ne mettono a rischio l’equilibrio, dopo secoli di centralità come crocevia di popoli, culture e commerci.
Tra i dati più preoccupanti diffusi dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), emerge che oltre il 70% dei rifiuti marini si deposita sui fondali italiani e di questi il 77% è costituito da plastica, ingerito da oltre il 63% delle tartarughe marine. Inoltre, sono state individuate oltre 1000 specie aliene nel Mediterraneo, di cui il 68% ormai stabilmente insediate lungo le coste italiane, con impatti significativi sugli ecosistemi locali. Non mancano tuttavia segnali incoraggianti: gli stock ittici, pur rimanendo sovrasfruttati, sono passati in sei anni dall’85% al 75%, grazie agli sforzi per una pesca più sostenibile.
Il ruolo delle istituzioni: MIT e Guardia Costiera in prima linea
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha voluto celebrare la ricorrenza illuminando di blu la facciata della propria sede. Un gesto simbolico che accompagna un impegno costante: attraverso la Guardia Costiera, braccio operativo del MIT, oltre 11.000 uomini e donne si occupano quotidianamente della sicurezza della navigazione, del controllo delle attività di pesca, della tutela ambientale e della salvaguardia della vita umana in mare.
“L’Abbraccio del Mediterraneo”: scienza, diritti e futuro sostenibile
A Roma, presso lo Spazio Europa, si è svolta il 7 e l’8 luglio l’iniziativa “L’Abbraccio del Mediterraneo”, evento tenuto sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo: due giornate dense di interventi, workshop e tavole rotonde, con l’obiettivo di esplorare soluzioni concrete per la conservazione del Mediterraneo, attraverso una prospettiva multidisciplinare che ha coinvolto istituzioni, scienziati, attivisti, sindaci e rappresentanti della società civile.
Tra le figure di spicco intervenute nel corso dell’evento emergono Arianna Pigini (Presidente e fondatrice dell’iniziativa), Laura Moschini (esperta di etica sociale) e Stefania Mancini (imprenditrice e attivista per i diritti delle donne). Hanno partecipato inoltre Fedra Francocci (ricercatrice del CNR e coordinatrice della BlueMissionMed per la Commissione Europea), e Riccardo Sessa (Presidente della SIOI). Tra gli altri ospiti di rilievo, Effrosyni Mita (Ambasciata di Grecia), Pier Virgilio Dastoli (Presidente del Movimento Europeo), e Abdullahi Ahmed (Fondatore di Generazione Ponte).
Gli interventi hanno spaziato dalle sfide legate all’inquinamento marino e alla perdita di biodiversità, alle implicazioni di genere nella scienza e nella gestione ambientale, fino al ruolo del Mediterraneo come laboratorio di pace, cooperazione e democrazia.
La sessione inaugurale e’ stata dedicata a Ventotene come simbolo di dialogo tra Europa e Mediterraneo. Ampio spazio è stato riservato anche al tema dei diritti umani e della parità di genere, con interventi di esperte impegnate nella promozione della leadership femminile, nell’equità nella ricerca scientifica e nell’empowerment nei settori della blue economy e della sostenibilità.
I temi centrali della seconda giornata hanno riguardato la biodiversità e le prospettive per un futuro sostenibile del Mediterraneo. Gli interventi di Mariasole Bianco, Mila Cataldo (Responsabile Relazioni Esterne e Internazionali Marevivo), Pierluigi Sassi (Presidente Earth Day Italia), Sergio Bellucci (Direttore Accademico Facoltà sull’intelligenza Artificiale Università per la Pace dell’ONU) e Carmine Marinucci (Presidente DiCultHer) si sono incentrati sull’urgenza di protezione dell’ambiente marino anche attraverso l’attività di sensibilizzazione, l’innovazione e l’inclusione sociale.
Quanto alle soluzioni di immediata attuazione, si è proposto il rafforzamento delle Aree Marine Protette, la promozione di modelli economici circolari come il deposito cauzionale per plastica e lattine, nonché l’importanza di una governance integrata del mare, in grado di coniugare dimensione locale e visione euro-mediterranea. (@OnuItalia)