NEW YORK, 21 MAGGIO – “Senza sicurezza marittima non può esserci sicurezza globale”. È il monito lanciato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza, nel corso di un dibattito ad alto livello che ha evidenziato la crescente instabilità delle rotte navali internazionali. Pirateria, terrorismo, traffici illeciti, attacchi informatici e degrado ambientale minacciano oggi non solo i commerci, ma la stabilità geopolitica e la libertà di navigazione.
Atti di pirateria in aumento, raddoppiati in Asia
I dati forniti dall’ONU sono preoccupanti: dopo un calo nel 2024, gli atti di pirateria sono tornati a crescere con un incremento del 50% su scala globale, e quasi raddoppiati in Asia. Lo stretto di Malacca, il Mar Rosso, il Golfo di Aden e quello di Guinea sono teatro di attività criminali che spaziano dal traffico di migranti alla pesca illegale, fino al contrabbando di armi, droga e petrolio.
Massari, il ruolo dell’Italia
]In questo contesto è intervenuto anche l’ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite, Maurizio Massari, che ha ribadito la necessità di affrontare le minacce marittime con un approccio multilaterale e fondato sul diritto internazionale. “Le sfide marittime non colpiscono solo gli Stati costieri, ma l’intera comunità internazionale”, ha sottolineato, richiamando il ruolo centrale della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS) e della Convenzione del 1988 contro gli atti illeciti contro la sicurezza della navigazione marittima.
Il ruolo dell’Italia
Massari ha ricordato il ruolo attivo dell’Italia, sia a livello operativo che diplomatico. Tra le iniziative più recenti, l’ambasciatore ha citato l’incontro informale dei G7++ Friends of the Gulf of Guinea organizzato a Roma sotto la presidenza italiana del G7, e il sostegno alla Yaoundé Architecture, struttura di cooperazione regionale volta a contrastare la pirateria nel Golfo di Guinea.
L’Operazione ASPIDES nel Mar Rosso
Proprio in quest’area, la presenza costante di unità navali europee, tra cui quelle italiane, ha contribuito a una significativa riduzione degli attacchi, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra attori locali, regionali e internazionali. Un impegno che si estende anche al Mar Rosso, dove l’Italia partecipa attivamente all’Operazione ASPIDES per la protezione delle rotte commerciali internazionali, e all’Indo-Pacifico, considerato strategico per la sicurezza globale e la resilienza delle catene di approvvigionamento.
“L’Italia resta saldamente impegnata a difendere la libertà di navigazione e il diritto del mare”, ha concluso Massari, richiamando l’attenzione sulla prossima Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, in programma a Nizza dal 9 al 13 giugno, come momento decisivo per rilanciare la governance globale del mare e rafforzare le capacità collettive di prevenzione e risposta. (@OnuItalia)