NEW YORK, 24 OTTOBRE 2025 – Nell’80esimo anniversario della Carta dell’ONU, “l’Italia, insieme all’Unione Europea, si schiera con fermezza a difesa della Carta delle Nazioni Unite. Chiediamo il rispetto del diritto internazionale e dei principi umanitari ovunque: in Ucraina, Gaza, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Haiti e oltre”, ha detto un delegato italiano intervenendo oggi in Consiglio di Sicurezza nel corso di una riunione convocata per celebrare la Giornata delle Nazioni Unite.
Il rappresentante italiano si e’ allineato con la proposta del Segretario Generale Antonio Guterres per una riforma che “non è una questione ideologica, ma pragmatica e urgente”. “Abbiamo bisogno di un’Onu che possa rispondere rapidamente alle crisi, eliminare duplicazioni e ottenere risultati concreti sul terreno”, ha aggiunto, sottolineando che “anche il Consiglio di Sicurezza deve essere riformato con coraggio”.
L’Italia, che da tempo sostiene la necessità di una riforma complessiva, per renderlo più rappresentativo, democratico, trasparente ed efficace, e per amplificare la voce delle regioni sottorappresentate, “continuerà a collaborare con tutti i suoi partner per costruire Nazioni Unite capaci di affrontare le sfide complesse del nostro tempo” e “continuare a garantire pace, giustizia e dignità umana per tutti”.
Piu’ in generale l’Italia ha elencato le sue priorita’ in rapporto ai pilastri dl sistema Onu: “Sul piano della pace e della sicurezza, dobbiamo adattarci senza ridurre il livello di ambizione. Con i giusti aggiustamenti e una migliore integrazione con le attività di costruzione della pace, le operazioni di pace possono continuare a essere un motore fondamentale di stabilità, come lo sono state sin dalla nascita dell’ONU: coniugando sostenibilità politica ed efficacia operativa, garantendo un continuum di pace resiliente e valorizzando le capacità regionali”, mentre sul piano dello sviluppo, “dobbiamo passare dalla frammentazione alla capacità di incidere su larga scala, per affrontare un mondo in rapido cambiamento e le nuove sfide globali”.
Un forte coordinamento regionale, dati e ricerca unificati e un uso efficiente delle risorse sono oggi essenziali — senza deviare fondi dalle aree dove l’azione è più necessaria. Per quanto riguarda i diritti umani, coerenza e impatto devono accompagnarsi a finanziamenti sostenibili, mentre sul fronte della risposta umanitaria, l’Italia sostiene un approccio graduale e pragmatico, che migliori l’efficienza e al tempo stesso rafforzi il ruolo degli attori locali.
La riunione dei ‘Quindici’, sotto la presidenza della Federazione russa, era stata aperta dal Segretario Generale Guterres in video-collegamento da Hanoi. “Il Consiglio di Sicurezza è una forza potente per il bene. Ma la sua legittimità è fragile. Troppo spesso alcuni dei suoi membri hanno agito al di fuori dei principi della Carta delle Nazioni Unite. Quando ciò accade, non solo si blocca l’azione immediata, ma si mina la fiducia in tutto il sistema Onu”, ha detto il capo delle Nazioni Unite, sottolineando la necessita’ “imperativa” di una riforma del Consiglio di Sicurezza con un ampliamento del numero dei
suoi membri.
suoi membri.
Guterres ha detto che la riforma del Consiglio dovrà dare voce all’Africa, oggi sottorappresentata ma dove si svolgono quasi metà delle operazioni di pace, a America Latina e Caraibi e alla regione Asia-Pacifico, “dove abita oltre metà dell’umanità e che è rappresentata da un solo seggio”.
“Espandere la composizione del Consiglio non è solo una questione di giustizia, ma di efficacia. Ha il potenziale per sbloccare gli stalli decisionali e offrire stabilità in un mondo sempre più multipolare”, ha detto il capo dell’Onu accogliendo con favore le proposte di Francia e Regno Unito per limitare l’uso del veto e incoraggiando il Consiglio a riesaminarne le modalità di impiego. (@OnuItalia)
