NEW YORK, 9 OTTOBRE 2025 – A seguito dell’annuncio del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, l’Italia ha presentato oggi alle Nazioni Unite la bozza della Risoluzione sulla Tregua Olimpica. “Confidiamo nel sostegno di tutti gli Stati a questa causa. In qualità di Paese ospitante dei XXV Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di MilanoCortina2026, l’Italia è onorata di facilitare i negoziati sulla Risoluzione e di lavorare a stretto contatto con il Comitato Olimpico per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli attraverso lo sport”, si legge in un tweet della Rappresentanza Permanente.
Impegno per il multilateralismo
Con questa iniziativa, l’Italia riafferma il proprio forte impegno per il multilateralismo e per i valori sanciti nella Carta delle Nazioni Unite. La Tregua Olimpica rappresenta una tradizione secolare, rilanciata in epoca moderna, che invita le parti in conflitto a deporre le armi durante il periodo dei Giochi, permettendo agli atleti e alle nazioni di incontrarsi in uno spirito di pace.
Tajani, sport non solo competizione, anche dialogo
Il Ministro Tajani ha sottolineato che lo sport non è soltanto competizione, ma anche dialogo, incontro e riconoscimento reciproco. Milano Cortina 2026 sarà la prima edizione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali ospitata congiuntamente da due regioni italiane – Lombardia e Veneto – e simboleggerà la capacità del Paese di unire comunità, tradizioni e paesaggi sotto l’insegna della cooperazione internazionale.
Italia facilitatore della risoluzione
La presentazione della bozza al Palazzo di Vetro segna l’avvio di un processo negoziale che culminerà con l’adozione della Risoluzione per consenso in Assemblea Generale. L’Italia agirà da facilitatore, conducendo consultazioni aperte con tutti i gruppi regionali e garantendo che il testo rifletta un impegno condiviso per la pace e la dignità umana.
La Risoluzione sulla Tregua Olimpica viene tradizionalmente adottata in vista di ogni edizione dei Giochi e porta con sé l’autorevolezza morale della comunità internazionale. Essa invita governi, società civile e cittadini a sospendere le ostilità e a cogliere l’occasione per favorire il dialogo, la riconciliazione e l’assistenza umanitaria.
Potere trasformativo dello sport
Il ruolo dell’Italia come “penholder” della Risoluzione mette in risalto il crescente impegno diplomatico del nostro Paese in ambito ONU e la convinzione nel potere trasformativo dello sport. Dal Colosseo alle Dolomiti, dalle antiche arene ai moderni palazzetti del ghiaccio, l’Italia porta sulla scena globale un messaggio di continuità tra storia e futuro, tra patrimonio culturale e innovazione.
La collaborazione con il Comitato Olimpico Internazionale sarà centrale per trasmettere questo messaggio. Insieme, Italia e CIO inviteranno gli Stati membri a superare le divisioni e a riconoscere nei Giochi una celebrazione universale di pace. La Risoluzione porrà inoltre l’accento su inclusione, accessibilità e rispetto della diversità — valori che i Giochi Paralimpici incarnano al massimo livello.
Impegno per la diversita’ e l’inclusione
Nel corso dei negoziati, l’Italia continuerà a promuovere un linguaggio che evidenzi l’importanza della partecipazione giovanile, della parità di genere nello sport e della lotta contro ogni forma di discriminazione. Questi elementi sono considerati essenziali affinché la Tregua Olimpica non sia solo una pausa simbolica nei conflitti, ma un passo concreto verso futuro fatto di società più giuste ed eque.
Il cammino verso Milano Cortina 2026 non è quindi soltanto preparazione all’eccellenza sportiva, ma anche un percorso diplomatico. È l’occasione per l’Italia di porsi al crocevia tra sport e pace, tradizione e modernità, identità locale e responsabilità globale.
Quando nel 2026 sarà accesa la fiamma olimpica, la Risoluzione costituirà un richiamo a ricordare che, anche in un’epoca segnata da tensioni e crisi, il mondo può ritrovarsi unito – almeno per un momento – sotto il comune vessillo dell’umanità. L’auspicio dell’Italia è che quella fiamma possa accendere non solo i Giochi, ma anche una rinnovata speranza di dialogo e convivenza in ogni angolo del pianeta. (@OnuItalia)
