NEW YORK, 25 SETTEMBRE 2025 – L’Italia presenterà all’Assemblea Generale dell’Onu la prima risoluzione dedicata alla filiera globale del caffè sostenibile. L’annuncio del Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli e’ arrivato oggi nel corso di un evento ai margini dell’Assemblea Generale organizzato dall’ufficio Onu per le partnership.
“Il caffè è molto più di una bevanda. È un sistema globale che supporta il sostentamento di oltre 125 milioni di persone in tutto il mondo”, ha sottolineato il vice ministro Cirielli, auspicando un approccio integrato a livello globale e basato sulla partnership per affrontare le sfide che nessun governo o Paese può affrontare da solo.
L’Italia, con il Piano Mattei per l’Africa, dà priorità a partnership paritarie e durature con le nazioni africane e sostiene programmi e iniziative per rafforzare la filiera del caffè. Illy, da parte sua, ha ricordato che “ci sono 12,5 milioni di piccoli coltivatori di caffè, ognuno dei quali coltiva meno di un ettaro. Metà vive ufficialmente al di sotto della soglia di povertà, ovvero meno di 7,50 dollari al giorno. Il finanziamento, quindi, rappresenta una sfida cruciale”.
“Le ondate di calore sono tra gli effetti più pericolosi del cambiamento climatico perché possono compromettere in modo permanente la coltivazione del caffè. Siamo già entrati in una fase critica e dobbiamo accelerare urgentemente sull’adattamento”, ha detto Andrea Illy, presidente di illycaffè, intervenendo oggi al dialogo ad alto livello ‘Brewing Sustainability: The Global Coffee Dialogue’.
Il settore è sottofinanziato, eppure investire in rinnovamento delle piantagioni o in sistemi di irrigazione può aumentare la produttività fino al 60%: “Non è un problema di ritorni, ma di modelli di business e di mobilitazione delle risorse”, ha proseguito il presidente di illycaffe’, indicando che “entro la fine dell’anno sarà pronta una roadmap che identifichi paesi, iniziative e budget, così da mobilitare partner pubblici e privati. Secondo Andrea Illy, “il caffè può essere un apripista per strategie di adattamento utili a molte altre colture”.
Illy e UNIDO hanno un rapporto decennale. La partnership tra UNIDO, illycaffè e la Fondazione Ernesto Illy è stata formalizzata nel 2015, in occasione di Expo Milano, all’interno del Coffee Cluster Pavilion. L’obiettivo è promuovere progetti lungo la filiera del caffè nei paesi produttori: miglioramento delle tecniche agricole, valorizzazione della qualità post-raccolto, laboratori di controllo qualità, assistenza tecnica, formazione, marketing. In Etiopia, ad esempio, il progetto congiunto punta a potenziare la catena del valore del caffè, supportando piccoli produttori e cooperative nell’adozione di buone pratiche agricole, infrastrutture post-raccolta e marketing moderno. In Mozambico, un altro programma mira a promuovere una varietà locale di caffè nella provincia di Cabo Delgado, come parte dello sviluppo sostenibile dell’agroindustria, in collaborazione tra Italia, illy, Fondazione Illy e UNIDO.
In ambito più ampio, UNIDO e la Cooperazione Italiana hanno avviato programmi per rafforzare la filiera del caffè in vari paesi africani, con il contributo di marchi italiani come illy e Lavazza. (@OnuItalia)
