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sabato, Novembre 15, 2025

Sicurezza marittima globale: l’Italia al Consiglio di Sicurezza tra prevenzione, innovazione e cooperazione internazionale

ROMA, 14 AGOSTO 2025 – L’Italia ha riaffermato il proprio impegno nella tutela della sicurezza marittima e nella difesa della libertà di navigazione a livello globale in occasione del dibattito aperto di alto livello del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dedicato a “Prevenzione, innovazione e cooperazione internazionale per affrontare le sfide emergenti”. Nel suo intervento, il vice Rappresentante Permanente Gianluca Greco ha posto particolare attenzione sul legame tra terrorismo e criminalità organizzata transnazionale, evidenziando la necessità di operare all’interno di solidi quadri giuridici internazionali, tra cui la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS) e il Codice di Condotta di Yaoundé.

Il nesso tra terrorismo e criminalità organizzata transnazionale

Secondo la rappresentanza italiana, le minacce marittime compromettono la stabilità globale e ostacolano la libertà di navigazione, creando condizioni favorevoli per il rafforzamento di gruppi terroristici e reti criminali transnazionali. Questo fenomeno, particolarmente evidente in Africa occidentale, richiede strategie che affrontino in maniera integrata il legame tra attività terroristiche e traffici illeciti via mare.

L’Italia ha evidenziato come tali sfide costituiscano una priorità per il Consiglio di Sicurezza, invitando a un approccio innovativo capace di adattarsi alla natura dinamica delle minacce marittime e alle interconnessioni tra attori criminali e terroristici.

sicurezza

Quadri giuridici internazionali come fondamento dell’azione

Nel suo intervento, l’Italia ha sottolineato la necessità di radicare ogni azione in quadri legali già esistenti e riconosciuti a livello internazionale. L’UNCLOS è stato richiamato come strumento cardine, in quanto stabilisce il contesto normativo entro cui devono svolgersi tutte le attività nei mari e negli oceani.

Accanto a esso, è stata citata la Convenzione del 1988 per la repressione di atti illeciti contro la sicurezza della navigazione marittima, che fornisce una solida base giuridica per contrastare reati specifici commessi in mare.

L’Italia ha inoltre ricordato due riferimenti fondamentali del Consiglio di Sicurezza:

  • la Dichiarazione Presidenziale n. 15 del 2021, che ha riconosciuto la necessità di un’azione coordinata contro le minacce marittime.
  • la Risoluzione 2634 (2022), focalizzata sul contrasto alla pirateria e alla rapina a mano armata nel Golfo di Guinea.

Dalle raccomandazioni all’azione concreta

Per l’Italia, le raccomandazioni del Consiglio di Sicurezza devono tradursi in misure operative. In quest’ottica, il Paese sostiene quindi iniziative volte a rafforzare le capacità degli Stati membri nel contrastare la criminalità organizzata in mare e promuove la condivisione di buone pratiche per la prevenzione e il contrasto del terrorismo.

È stato inoltre espresso apprezzamento per il ruolo di INTERPOL nel garantire un ambiente marittimo sicuro, facilitando lo scambio di informazioni, potenziando le capacità operative delle forze dell’ordine e creando coalizioni internazionali e intersettoriali.

L’impegno italiano nel Golfo di Guinea

sicurezzaDurante la presidenza italiana del G7 nel 2024, Roma ha ospitato un incontro informale del G7++ Friends of the Gulf of Guinea, finalizzato a sostenere lo sviluppo di quadri normativi e programmi di rafforzamento delle capacità nei Paesi e nelle istituzioni regionali coinvolti nella cosiddetta Architettura di Yaoundé.

Il Codice di Condotta di Yaoundé, insieme alla costante presenza navale di vari Paesi dell’Unione Europea — Italia inclusa — e al sostegno della comunità internazionale, ha contribuito in maniera significativa alla riduzione degli episodi di pirateria nel Golfo di Guinea. Per la delegazione italiana, questo risultato dimostra il valore della cooperazione tra attori locali, regionali e globali.

La sicurezza nel Mar Rosso e la libertà di navigazione

Oltre all’Africa occidentale, l’Italia ha richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere i diritti delle navi mercantili e commerciali internazionali nella regione del Mar Rosso. In un’area cruciale per il commercio mondiale, preservare la libertà di navigazione e la sicurezza marittima è essenziale.

L’Italia ha ribadito l’importanza dell’unità della comunità internazionale in tale ambito, sottolineando la necessità di una collaborazione rafforzata con partner regionali, in particolare con i Paesi del Golfo e gli Stati costieri.

In questo contesto, l’Italia è attivamente impegnata nell’Operazione ASPIDES, missione che mira a proteggere le rotte marittime nel rispetto dell’UNCLOS e in linea con la Risoluzione 2722 (2024) del Consiglio di Sicurezza. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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