NEW YORK, 16 GIUGNO – Si è aperto oggi nell’aula dell’ECOSOC l’Edit-a-thon 2025, un evento co-organizzato dalle Missioni Permanenti d’Italia e Sri Lanka alle Nazioni Unite, in collaborazione con la Wikimedia Foundation e con gli uffici ONU competenti per le tecnologie digitali: l’UN Office for Digital and Emerging Technologies e l’UN Office of Information and Communications Technology. L’iniziativa si inserisce nel calendario della UN Open Source Week, la settimana dedicata all’innovazione tecnologica aperta e sostenibile.
Evento celebra i 70 anni dell’Italia all’ONU
Un Edit-a-Thon e’ un evento in cui editors di comunita’ online come Wikipedia modificano e migliorano argomenti specifici. In apertura, l’Ambasciatore italiano all’ONU Maurizio Massari ha sottolineato il significato simbolico dell’evento per l’Italia: “Quest’anno celebriamo il 70° anniversario dell’ingresso dell’Italia alle Nazioni Unite, insieme ad altri 15 Paesi ammessi nel 1955, tra cui lo Sri Lanka. È anche l’80° anniversario della fondazione dell’ONU: un doppio anniversario che invita alla riflessione e all’impegno condiviso.”
Massari, tecnologie open-source mattoni di conoscenza condivisa
Al centro della giornata – che ha coinvolto studenti, attivisti digitali, esperti e rappresentanti istituzionali – il ruolo delle tecnologie open-source come strumento per uno sviluppo equo, trasparente e partecipato. “Le tecnologie open-source non sono solo strumenti,” ha dichiarato Massari, “ma mattoni fondamentali per la governance inclusiva e la conoscenza condivisa. È per questo che siamo orgogliosi di co-ospitare questo evento con la Wikimedia Foundation, simbolo globale di accesso libero alla conoscenza.” La fondazione dell’enciclopedia libera fondata da Jimmy Wales, e’ dal 2022 organizzazione accreditata all’ECOSOC grazie a una risoluzione presentata da Stati Uniti, Italia, Svezia e Estonia.
Richiamo al Global Digital Compact
“Wikipedia incarna i principi di verificabilità, trasparenza e controllo comunitario,” ha ricordato Massari, “e per questo è uno strumento potente contro le narrazioni false e distorte.” Nel suo discorso, l’ambasciatore ha ribadito l’impegno dell’Italia a favore di una governance digitale aperta e inclusiva, richiamando i principi del Global Digital Compact, tra cui connettività universale, tutela dei diritti umani online e fiducia digitale. “L’intelligenza artificiale ha un ruolo centrale in questo quadro,” ha aggiunto, “ma va sviluppata in modo etico e centrato sull’essere umano, colmando il divario digitale anziché ampliarlo.”
Infine, un richiamo all’importanza della collaborazione internazionale e alla necessità di costruire un futuro digitale al servizio del bene pubblico. “Nessun Paese può farcela da solo,” ha concluso, “ma insieme possiamo costruire un ecosistema digitale più giusto, aperto e trasparente. Questo evento ne è un piccolo ma significativo esempio.”
Già sperimentato in altri contesti accademici e multilaterali, il formato Edit-a-thon prevede sessioni guidate di aggiornamento e creazione di voci Wikipedia su temi legati a storia, educazione, sostenibilità e istituzioni internazionali con un particolare focus su momenti chiave della storia delle Nazioni Unite. Al centro, anche la promozione del multilinguismo e della trasparenza dell’informazione, in contrasto con fenomeni crescenti di disinformazione online. L’evento ha accolto partecipanti interessati a mettere in campo le proprie competenze di ricerca, analisi e comunicazione, così come coloro che sono appassionati di educazione e della storia della creazione ed evoluzione delle Nazioni Unite come organizzazione. Nel corso della giornata, esperti e mentori hanno affiancato i partecipanti nell’aggiornamento delle pagine, con l’obiettivo di pubblicare contenuti approfonditi e accurati. I partecipanti dovevano avere un account Wikipedia per poter modificare le pagine. (@OnuItalia)