NEW YORK, 2 GIUGNO – “L’architettura ONU è sorretta anzitutto dal vostro impegno”. Con queste parole l’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite, ha aperto il suo messaggio in occasione della Festa della Repubblica 2025, rivolgendosi a tutti i connazionali che lavorano nella famiglia delle Nazioni Unite: funzionari, peacekeeper in contesti post-conflitto, JPO, giornalisti e volontari.
L’Ambasciatore ha ricordato che quest’anno ricorre una tripla celebrazione, con l’80esimo anniversario delle Nazioni Unite, il 79° anniversario della Repubblica Italiana e i 70 anni dall’ingresso dell’Italia all’ONU. Onu e Italia, ha sottolineato Massari, sono realta’ che “continuano a rappresentare un faro di speranza per molteplici generazioni”, accumunate dalla “natura di res publica, un bene comune che appartiene a tutti i cittadini”. Questo principio si concretizza nei risultati delle azioni ONU: 116 milioni di persone raggiunte con aiuti umanitari, 11 operazioni di pace attive, milioni di bambini vaccinati ogni anno grazie alle agenzie sul campo.
Il 14 dicembre del 1955 ha avuto inizio una lunga storia di collaborazione dell’Italia con la maggiore Organizzazione globale: “Una lunga storia che ha visto l’Italia assumere un ruolo da protagonista”, ha sottolineato Massari ricordando i sette mandati in Consiglio di Sicurezza, gli undici in ECOSOC, le campagne per la moratoria sulla pena capitale, la difesa dei diritti delle donne e delle bambine, e la creazione di un gruppo transregionale per la riforma del Consiglio di Sicurezza.
Oggi l’Italia è il settimo contributore dell’Organizzazione e un partner solido e affidabile, ha detto l’Ambasciatore rivolgendo un pensiero alla grave situazione globale: “Il 2025 registra il più alto numero di conflitti dalla seconda guerra mondiale, con drammatiche conseguenze per le popolazioni civili, soprattutto donne e bambini”. In questo scenario, l’unica via percorribile resta quella della diplomazia: “Il multilateralismo e il negoziato politico sono l’unica risposta possibile per mettere fine alle violenze. L’ONU appartiene a tutti noi. Insieme, continuiamo a difendere la Carta delle Nazioni Unite e i suoi principi di pace, cooperazione e rispetto tra popoli. (@OnuItalia)