NEW YORK, 29 APRILE – L’Italia torna a farsi sentire alle Nazioni Unite sulla situazione in Siria. Intervenendo durante una plenaria dell’Assemblea Generale a cui ha partecipato il nuovo ministro degli esteri siriano Asaad Al-Shaibani, l’incaricato d’affari italiano Gianluca Greco ha ribadito il sostegno del Paese a una transizione politica “guidata dai siriani, con il pieno supporto dell’ONU”, e ha chiesto giustizia per i crimini commessi in oltre tredici anni di guerra.
Al centro dell’intervento, la necessità di un processo di riconciliazione credibile e inclusivo, che passi dalla piena assunzione di responsabilità da parte di chi ha commesso atrocità. “La responsabilità per crimini di guerra e crimini contro l’umanità non è solo un dovere morale – ha detto Greco – ma un requisito essenziale per una pace duratura”.
L’Italia ha accolto con favore la recente nomina di Robert Petit alla guida del Meccanismo Internazionale, Imparziale e Indipendente (IIIM), lo strumento creato dalle Nazioni Unite per raccogliere prove e supportare le indagini su violazioni gravi del diritto internazionale commesse in Siria.
Greco ha lodato anche il lavoro della Commissione d’inchiesta dell’ONU, del team dell’OPCW che indaga sull’uso di armi chimiche, e della nuova Istituzione Indipendente per le persone scomparse, nata per fare luce su decine di migliaia di sparizioni forzate.
Particolarmente forte è stato il richiamo all’ultimo rapporto del IIIM, pubblicato a dicembre, che documenta torture sistematiche e omicidi arbitrari in almeno un centinaio di centri di detenzione siriani. “Ci costringe a ricordare le sistematiche brutalita’ commesse per oltre un decennio sotto il regime di Bashar-Al-Assad. Donne, bambini, minoranze: sono le vittime più colpite da questa spirale di violenza – ha sottolineato il diplomatico – ed è proprio da loro che bisogna ripartire, mettendo i sopravvissuti al centro di ogni percorso di giustizia”.
Infine, l’Italia ha rinnovato il proprio impegno a sostenere finanziariamente il Meccanismo, sia attraverso il bilancio ordinario dell’ONU sia con contributi volontari. “Solo con risorse adeguate – ha concluso Greco – si può colmare il divario di impunità e costruire un futuro diverso per la Siria”.
Oggi i capi missione dei Paesi UE all’ONU hanno dato il benvenuto al ministro Al-Shaibani. L’incontro ha offerto l’opportunita’ di uno scambio di idee sugli sviluppi nel Paese e sul sostegno della Ue al processo di transizione e al popolo della Siria. (@OnuItalia)