GINEVRA, 5 NOVEMBRE – Si è svolta a Ginevra la 34esima Conferenza Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, organo direttivo del Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa che ogni quattro anni si riunisce con i 196 Stati firmatari delle Convenzioni di Ginevra, le 191 Società Nazionali, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e la Federazione Internazionale (FICROSS) per determinare visione, strategia e priorità del Movimento per i successivi quattro anni.
La Conferenza Internazionale, che ha coinciso con il 75esimo anniversario dell’adozione delle Convenzioni di Ginevra, ha rappresentato un momento cruciale per discutere del rispetto del Diritto internazionale umanitario (DIU), delle più urgenti sfide umanitarie e delle azioni politiche e normative per affrontarle.
L’Italia ha assicurato un’ampia e qualificata partecipazione, grazie ad una delegazione istituzionale composta dal Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi, e dal Capo Ufficio per i Diritti Umani della Farnesina, Cons. Amb. Andrea Samà, e da una nutrita rappresentanza di Croce Rossa Italiana capeggiata dal Presidente Nazionale, Rosario Maria Gianluca Valastro.
Dopo intense negoziazioni che hanno visto l’Italia ritagliarsi un ruolo da protagonista, sono state adottate per consenso cinque risoluzioni alla base dell’azione del Movimento nei prossimi anni, tra cui una dedicata alla promozione di una cultura universale di rispetto del DIU, una volta a proteggere i civili dall’impatto delle tecnologie digitali nei conflitti armati ed una tesa a rafforzare il quadro legale per la protezione dei civili e la prevenzione dei disastri.
Nel pronunciare l’intervento a nome dell’Italia Grassi ha ribadito il forte impegno a sostegno della promozione, attuazione e rafforzamento del DIU. ”Il nostro Paese ha una lunga tradizione di assistenza umanitaria e difesa del DIU, recentemente evidenziato anche dalla pubblicazione del primo rapporto volontario sulla sua attuazione”.
È proprio su questo tema che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme a Croce Rossa Italiana, il CICR e i Governi e le Società Nazionali di Ucraina, Regno Unito e Svizzera, ha organizzato un evento a margine dei lavori ufficiali della Conferenza Internazionale onde poter presentare il lavoro svolto dalle rispettive istituzioni per incorporare gli obblighi giuridici internazionali applicabili nella legislazione nazionale, evidenziare buone prassi e identificare aree di miglioramento. ”L’Italia – ha aggiunto Grassi – sostiene la cooperazione internazionale in materia di preparazione e risposta ai disastri, anche attraverso lo sviluppo di un quadro giuridico dedicato”. L’Italia è infatti intervenuta nell’evento a margine dedicato alla riduzione dei rischi di disastro, evidenziando il suo sostegno all’elaborazione di uno strumento giuridico vincolante in materia.
Durante la Conferenza Internazionale, l’Italia ha inoltre sottoscritto due impegni per i prossimi quattro anni: il primo, aperto all’adesione di ogni membro del Movimento e degli Stati parte delle Convenzioni di Ginevra è finalizzato a incoraggiare una protezione più specifica ed efficiente delle persone con disabilità durante i conflitti e le crisi umanitarie attraverso iniziative di diplomazia pubblica e di sensibilizzazione; il secondo è legato al rafforzamento del DIU a livello nazionale.
Infine, nel corso di una cerimonia dedicata, il Dottor Massimo Barra, medico fondatore di Villa Maraini ed ex-vicepresidente di FICROSS, è stato insignito della medaglia Henry Dunant, assegnata ogni due anni a figure distintesi per l’impegno personale nel settore umanitario e per atti di eccezionale valore al servizio del Movimento. Barra, la cui candidatura era stata presentata dal Presidente di Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, ha sottolineato nel suo discorso di ringraziamento come la Conferenza Internazionale rappresenti la migliore occasione per ricordare a tutti che restare in silenzio davanti alla costante violazione del DIU significa diventare complici di una regressione di concetti essenziali quali diritto e solidarietà umana e che il concetto di neutralità non deve equivalere equivale a indifferenza.