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sabato, Dicembre 21, 2024

UNIFIL: Crosetto, il tema del ritiro la prossima settimana all’ONU

NEW YORK, 11 OTTOBRE – “Non si parla di ritiro delle truppe italiane, parliamo sempre di missione Unifil. Qualunque decisione viene presa dalle Nazioni Unite e penso che la prossima settimana si troveranno per parlare di questa cosa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in visita in Kosovo, rispondendo alle domande dei giornalisti dopo il secondo attacco in due giorni consecutivi contro i caschi blu schierati nel Libano meridionale.

Il riposizionamento dei soldati Onu non e’ “al momento” in discussione all’Onu, ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro Farhan Haq. Ieri, intervenendo in Consiglio di Sicurezza dopo un primo attacco a due basi della missione e al quartier generale di Naqoura, il capo delle forze di pace delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, aveva avvertito che “la sicurezza e l’incolumità dei caschi blu sono ora sempre più in pericolo” e che le operazioni dell’Unifil in Libano si sono “praticamente fermate”.

Nuovo attacco a base italiana 1-31

Oggi le basi italiane sono state nuovamente prese di mira dall’esercito israeliano. L’attacco è avvenuto alla base 1-31 – già colpita nei giorni scorsi – e sono stati abbattuti due muri di demarcazione della base. Si tratta dunque di un ulteriore attacco rispetto a quello in cui sono rimasti feriti due
militari cingalesi, avvenuto nei pressi del quartiere generale della missione Unifil a Naqoura.

“I militari italiani non abbandoneranno la base”, come richiesto da Israele, aveva ribadito il contingente italiano dopo l’attacco che ieri aveva preso di mira la base 1-31 nel Sector West. La posizione è stata ribadita in un incontro nella notte – autorizzato dai vertici Unifil – tra gli italiani, che gestiscono le basi del settore Ovest fuori dal quartier generale della missione, e gli israeliani proprio nella base colpita.

Israele, UNIFIL attaccata per errore

Secondo Israele, Unifil e’ stato colpito per errore negli scontri con Hezbollah, in risposta a una “minaccia immediata” partita da una cinquantina di metri dalle strutture Onu. “I miliziani usano strutture civili e la forza Onu come scudi’, ha detto l’esercito israeliano precisando che “l’Idf prende ogni precauzione per ridurre al minimo i danni ai civili e alle forze di pace” e che “dato il complesso e difficile ambiente operativo in cui Hezbollah usa strutture civili e Unifil come scudi, l’Idf continuerà a fare sforzi per mitigare il rischio che tali sfortunati incidenti si ripetano”.

Questione UNIFIL lunedi’ al Consiglio Europeo

La questione dell’attacco alle forze Onu dell’Unifil da parte d’Israele sarà sul tavolo dei 27 ministri degli Esteri Ue riuniti lunedì al Consiglio del Lussemburgo. Al momento è allo studio una dichiarazione di condanna a 27 sull’accaduto. L’alto rappresentante Josep Borrell ha intanto definito inaccettabile il bombardamento. “Aspettiamo di vedere cosa diranno gli Stati membri, se verrà giudicato un passo troppo azzardato da parte di Israele”, ha aggiunto. “Ci sono migliaia di Caschi Blu dislocati nel mondo, basta pensare a quali potrebbero essere le conseguenze di questa escalation”.

Tajani, “disattesi gli accordi, mi aspetto scuse”

Ieri, parlando con vari media italiani, ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva detto che “è inaccettabile che per errore o ancora peggio intenzionalmente” vengano colpite basi di Unifil. “Da un paio di settimane il governo italiano avvertiva quello israeliano di questo pericolo: io stesso ho chiamato tre volte negli ultimi giorni il mio collega israeliano Israel Katz. E poi, visto che abbiamo stabilito da anni un rapporto molto intenso, ho chiamato due volte il presidente Herzog”.

Parlando con il Corriere della Sera, Tajani aveva detto che “Israele può difendersi militarmente, ha tutto il diritto di rispondere al barbarico assalto del 7 ottobre. Ma le sue operazioni devono rispettare in ogni momento il diritto internazionale, i civili e in questo caso i contingenti delle Nazioni Unite. Mi hanno sempre risposto che comprendevano pienamente i nostri messaggi, che avrebbero garantito le nostre indicazioni a chi opera sul campo”.

Fanno parte di UNIFIL 10.058 caschi blu da 50 Paesi. L’Italia e’ uno dei maggiori contributori con circa 1200 unita’ attualmente provenienti della Brigata Sassari. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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