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giovedì, Novembre 21, 2024

UNIFIL: avvicendamento nel Sector West, da Taurinense a Brigata Sassari

SHAMA, 2 AGOSTO – Mentre nel Medio Oriente cresce la tensione, si e’ svolta oggi nella base “Millevoi” di Shama, alla presenza dell’Under-Secretary-General for Peace Operations Jean-Pierre Lacroix, dell’Head of Mission and Force Commander di UNIFIL Lieutenant General Aroldo Lázaro Sáenz e delle autorità civili e militari locali, la cerimonia di avvicendamento al comando della Joint Task Force-Lebanon Sector West (JTF-L SW), componente operativa di UNIFIL nel settore Ovest dell’area delle operazioni, tra il Generale di Brigata Enrico Fontana e il Generale di Brigata Stefano Messina.

UNIFIL: avvicendamento nel Sector West, da Taurinense a Brigata SassariLa Brigata Alpina “Taurinense” ha ceduto il comando alla Brigata “Sassari” alla sua terza missione in Libano dopo il mandato semestrale del 2016 e del 2020-21 in cui i “dimonios” hanno maturato un bagaglio professionale di
indiscusso valore, ma soprattutto un’approfondita conoscenza della cultura e delle tradizioni locali.

L’Italia guida la JTF-L SW composta da oltre 3.500 caschi blu di 17 delle 49 nazioni partecipanti alla missione. Il contributo italiano nel Sud del Libano supera le 1.100 unità, delle oltre 10.000 complessive di Unifil. Nel corso del suo intervento, il gen. Fontana ha ricordato che “la Taurinese ha affrontato con professionalità e compattezza il proprio mandato in un ambiente complesso e difficile dove, dallo scorso febbraio, nonostante l’escalation e le tensioni, il contingente italiano ha proseguito le sue attività adottando procedure utili a garantire la sicurezza dei peacekeepers, mantenendo elevato e costante il numero delle attività operative sul territorio e intensificando il supporto alla popolazione, alle LAF e alle autorità locali”.

Parole di apprezzamento sono giunte da Lacroix che ha ringraziato il contingente italiano per la professionalità dimostrata, che ha consentito, seppur in un periodo teso e molto critico come quello vissuto in questi mesi, di perseguire i propri obiettivi lungo la Blue Line. Lacroix, a conclusione del suo viaggio in Medio Oriente, ha sottolineato con forza la necessità di una de-escalation e di un ritorno alla cessazione delle ostilità.

Durante il soggiorno in Libano, dove è arrivato martedì 30 luglio, il capo delle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite ha incontrato anche membri del corpo diplomatico, funzionari delle Nazioni Unite e i peacekeepers a Naqoura, Shama e Ibl el-Saqi.

“Mi congratulo per il ruolo svolto dalla leadership dell’UNIFIL e dai peacekeepers nell’assicurare il collegamento tra le parti, mitigando il rischio di calcoli errati e prevenendo un’ulteriore escalation in questi tempi molto difficili”, ha dichiarato. “I contatti con le autorità di entrambe le parti devono essere intensificati e sostenuti, incoraggiando un ritorno alla cessazione delle ostilità e un rinnovato impegno verso la Risoluzione 1701 come percorso verso una soluzione diplomatica a lungo termine.”

“Gli eventi attuali dimostrano ulteriormente che questa risoluzione è ancora più rilevante ora”, ha aggiunto. “Continua a servire come quadro appropriato per ottenere progressi verso un cessate il fuoco permanente.” (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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