ROMA, 29 GENNAIO – “L’Africa potrebbe diventare una centrale energetica pulita, un centro di servizi digitali e il prossimo grande polo manifatturiero del mondo”, queste le parole di Amina J. Mohammed, 62 anni, dal 2017 vicesegretaria generale delle Nazioni Unite, nel suo discorso al Vertice Italia-Africa tenutosi a Roma il 28 e 29 gennaio.
“Solo il 15% degli obiettivi fissati dall’Onu nell’agenda per lo sviluppo sostenibile saranno raggiunti nel 2030”, ha ricordato nel suo intervento la numero due di Antonio Guterres. “Senza una dinamica forte sulle rinnovabili – ha continuato – non riusciremo a rendere l’Africa una centrale di energia pulita a livello globale. Il divario finanziario degli SDG (Sustainable Development Goals) è immenso e in crescita”.
Mohammed ha svolto un ruolo significativo nella definizione e promozione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’ONU. Ha partecipato in modo attivo ai negoziati che hanno portato all’adozione degli SDG nel settembre 2015, lavorando al fianco di numerosi leader mondiali per definire l’Agenda 2030. La partecipazione al vertcie di Roma ha confermato il suo impegno nel promuovere e sollecitare uno sforzo globale in questa direzione.
Uno degli ostacoli principali al progresso, secondo la vicesegretaria, è la mancanza di finanziamenti. Mohammed ha sottolineato il divario economico crescente rispetto agli SDG e, nel ringraziare l’Unione Africana per aver ribattezzatoi il 2024 come “l’anno dell’istruzione”, ha posto l’attenzione sulla necessità di investimenti coraggiosi e sostenibili a lungo termine.
“Rifiutare approcci a breve termine e costruire solide fondamenta per uno sviluppo e una sostenibilità a lungo termine”, ha ribadito, riferendosi alle intenzioni del governo italiano di sostenere la crescita dell’Africa. E ha invitato Palazzo Chigi a utilizzare la Presidenza del G7 per spingere altri Paesi per fare altrettanto.
“Creare le politiche e le normative necessarie per attrarre le imprese, sostenute da istituzioni pubbliche forti e ben gestite – e ancora – aumentare le risorse nazionali attraverso la tassazione, su cui gli investimenti privati possono basarsi”: questi i due strumenti su cui si è concentrata Mohammed, per rinnovare le istituzioni finanziarie internazionali, ferme ancora a circa 80 anni fa, così da rispecchiare le esigenze attuali.
Il Vertice sull Futuro di settembre dovrà essere un’opportunità che i Paesi africani dovranno cogliere per lavorare e realizzare l’obiettivo desiderato. L’Italia al timone del prossimo G7 servirà da nazione per far salire a bordo il popolo africano: con questo augurio si conclude la conferenza tra Italia e Africa. Un primo momento di condivisione e dialogo, in cui l’Italia ha dato il via al Piano Mattei e che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sintetizzato in un proverbio africano: “Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno”. @onuitalia