ROMA, 29 GENNAIO – Italia come ponte con l’Africa: è il titolo del summit che da ieri ha condotto a Roma una quarantina di capi di stato e di governo africani oltre ad autorità europee e dell’Onu. Ieri sera la cena ospiti del Quirinale e oggi in Senato l’inaugurazione ufficiale dell’incontro aperto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla premier Giorgia Meloni tra le parole di consenso dei vertici Ue e le critiche dell’opposizione italiana per la quale l’incontro di Roma – culmine del cosiddetto ‘Piano Mattei’ voluto dal Governo – non è altro che ”vuoto elenco di problemi di annunci ma non lista concreta di soluzioni”.
In campo ci sono 5,5 miliardi e il ”tema Africa al posto d’onore dell’agenda per il G7 presieduto dall’Italia” ha detto Meloni. ”Una scelta di politica estera precisa… Siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri continenti sia interconnesso”, ha aggiunto. Il Piano Mattei, ha spiegato Meloni, “può contare su 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo“.
Dal Marocco al Kenya, i progetti pilota del Piano Mattei
Un grande centro di formazione professionale sull’energia rinnovabile in Marocco, progetti sull’istruzione in Tunisia, altri per l’accessibilità alla sanità in Costa d’Avorio: sono “alcuni dei progetti pilota” del Piano Mattei annunciati da Meloni. “La condivisione è uno dei principi cardine del Piano Mattei i lavori di questo vertice saranno determinanti per arricchire il percorso”, ha spiegato Meloni, indicando progetti anche in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya.
La vicesegretaria generale dell’Onu Amina Mohammed ha parlato invece di ”fallimento dell’Agenda 2030: senza una dinamica forte, non riusciremo a sviluppare le energie rinnovabili. Il deficit finanziario è enorme e si sta aggravando”, ha detto affermando anche che i paesi africano non hanno saputo trarre profitto dagli aiuti ricevuti. . Per Mohammed, ”la via da perseguire è sempre stata chiara: approvare lo stanziamento di 500 miliardi all’anno, ma soprattutto promuovere progressi in settori chiave per lo sviluppo….in questo senso l’Italia si impegna a sostenere elementi chiave, come la digitalizzazione”.
Unanime il consenso all’iniziativa italiana da parte delle ”signore dell’Europa”: la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen ha rilevato che ”il nuovo Piano Mattei rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della nostra partnership con l’Africa e si integra con il nostro European Global Gateway, 150 miliardi di euro” dall’Ue; “gli interessi e i destini tra Africa ed Europa sono allineati più che mai”, su energia pulita, lotta al cambiamento climatico, lavoro, fermare le perdite di vite umane sulle rotte migratorie”. Per la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, “quando l’Africa prospera, l’Europa prospera e il mondo prospera. Ed Enrico Mattei aveva capito per primo che c’è più forza nelle nazioni che collaborano, piuttosto che quando lavorano l’una contro l’altra”.