ROMA, 26 GENNAIO – Si conclude oggi la nuova edizione della simulazione Italy Model United Nations (IMUN) di Roma, organizzata in concomitanza con l’evento ‘Future We Want Model United Nations’, in collaborazione con il World Council for Youth & Diplomacy, ONG con sede a New York. La simulazione ha visto la partecipazione di centinaia di studenti provenienti da tutto il mondo. In particolare l’Italian Model United Nations è la simulazione delle Nazioni Unite più grande del mondo, all’interno della quale ciascun partecipante rappresenta un Paese membro dell’ONU, rispettandone fedelmente valori ed interessi, utilizzando le regole di procedura delle Nazioni Unite. Lo scopo è quello di confrontarsi, intervenire, mediare una posizione e cooperare per ottenere l’approvazione di documenti (le cosiddette risoluzioni) che possano favorire il Paese rappresentato.
Giunta alla sua 17/a edizione, IMUN è tra le più grandi simulazioni ONU a livello europeo e internazionale ed è riconosciuta come quella con il maggiore livello qualitativo in Italia.
Ispirata alla Risoluzione ONU della Conferenza Rio+20 del 2012, rappresenta l’unica simulazione dei meccanismi di funzionamento delle Nazioni Unite incentrata su temi di attualità e in divenire nei processi di negoziazione internazionale, ovvero gli Obbiettivi di Sviluppo Sostenibile(SDGs) delle Nazioni Unite e l’Agenda 2030.
Italy MUN offre agli studenti l’opportunità unica di lavorare come Ambasciatori di Paesi membri dell’ONU e di toccare con mano le attuali dinamiche internazionali e dare il loro contributo diretto nella risoluzione delle controversie dell’Agenda globale.
Obiettivo del lavoro di simulazione è quello di trovare delle soluzioni concrete e realistiche alle problematiche globali mediante un’intensa e produttiva attività di confronto, dibattito e negoziazione che porterà alla redazione di un documento ufficiale delle Nazioni Unite, la Risoluzione.
Attraverso l’utilizzo di metodi quali ‘role play’ e ‘learning by doing’, Italy MUN offre l’opportunità di acquisire e consolidare competenze e abilità relazionali e comunicative, tra queste: public speaking, leadership, generazione di consenso, compromesso, dibattito, cooperazione, negoziazione e persuasione.
Ambasciatori per un giorno, insomma. Prima in Italia e poi, chi si distinguerà tra junior e delegate, a New York a febbraio e a marzo con circa 5mila giovani da tutto il mondo. Il percorso è stato lungo: gli studenti e le studentesse sono stati inizialmente impegnati in una fase preparatoria, prima di passare a quella operativa di ‘learning by doing’, dove sono stati effettivamente chiamati a svolgere tutte le attività tipiche della diplomazia. Divisi in commissioni, i partecipanti si sono dovuti occupare del cyberterrorismo, dell’intelligenza artificiale nel lavoro, della pace e della sicurezza attraverso la cooperazione internazionale, delle forme contemporanee di schiavitù, dell’utilizzo delle tecnologie nucleari per la lotta al cancro.
Dall’8 febbraio inoltre, sempre a Roma, si svolgerà Change the World MUN Roma che è la perfetta replica del modello internazionale degli eventi organizzati da Associazione Diplomatici. La conferenza infatti rappresenta un banco di prova per tutti gli studenti che si apprestano ad affrontare il CWMUN NYC negli USA e, allo stesso tempo, una occasione per chi volesse sperimentare il modello formativo dei Model UN attraverso una breve permanenza nella Capitale italiana. Le edizioni precedenti hanno visto protagonisti più di 400 studenti e ogni anno il numero dei partecipanti è in forte crescita, con un sempre maggior tasso di internazionalità.