SHAMA, 4 GENNAIO – I caschi blu italiani dell’UNIFIL, a guida Brigata Granatieri di Sardegna, hanno donato nei giorni scorsi materiale sanitario in diverse cittadine nel Sud del Libano. Strutture ospedaliere, ambulatori e persone particolarmente bisognose di cure, sono stati i principali destinatari di queste donazioni, che fanno parte di un progetto più ampio di attività a favore della popolazione locale portato avanti nel tempo dal contingente italiano.
Il materiale sanitario è stato ritirato dai dirigenti degli ospedali e ambulatori alla presenza dei Sindaci delle Municipalità di Bint Jubail, Qana, Qallawiyah, Shama, Burj Ash Shamali e presso la Croce Rossa di Tiro e di Tibnin.
Questo periodo è particolarmente critico per il sud del Libano, a causa della situazione di instabilità del paese che ha portato nella sola area di Tiro, il maggior centro urbano dell’area di responsabilità italiana, circa 20 mila sfollati, allontanatisi dalle zone di combattimento a ridosso della Blue Line, al confine con Israele.
Il Comandante della JTF-L SW di UNIFIL Generale di Brigata Giovanni Brafa Musicoro, durante gli incontri che hanno preceduto queste attività, ha evidenziato l’impegno di UNIFIL nel contribuire a mantenere le condizioni di sicurezza e stabilità dettate dalla Risoluzione 1701, rispondendo anche alle necessità delle comunità locali, acuite dalla grave crisi economica che persiste ancora oggi nel Paese. ”Operiamo fianco a fianco con le Forze Armate Libanesi, rispettando la cultura e le tradizioni locali”, ha precisato il Generale che ha espresso, inoltre, un sentito grazie alle associazioni italiane, tra le quali il Rotary Roma e i Lions Club Sicilia, che hanno fornito molti dei materiali sanitari donati.