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venerdì, Luglio 26, 2024

UNESCO: ‘Irrigazione tradizionale’ nuovo elemento italiano inserito nel Patrimonio culturale immateriale

ROMA, 11 DICEMBRE – Il Comitato del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO riunito in questi giorni in Botswana ha iscritto l’elemento transnazionale ‘Irrigazione tradizionale: conoscenza, tecnica e organizzazione’ della Val Venosta nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale. La nuova iscrizione ha come capofila l’Austria e vede la partecipazione di Italia, Belgio, Germania, Lussemburgo, Olanda e Svizzera.
Il Comitato ha inoltre approvato l’estensione dell‘elemento della Transumanza ad Albania, Andorra, Croazia, Francia, Lussemburgo, Romania e Spagna. La Transumanza era stata iscritta nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO nel 2019 come elemento transnazionale di Austria, Grecia e Italia.
“L’irrigazione a sommersione dei prati sulla Landa di Malles è una tecnica agricola secolare che ancora oggi non ha perso nulla della sua efficacia e del suo fascino”, ha spegato Claudia Plaikner, presidente della Federazione che ha l’obiettivo di conservare il paesaggio culturale e naturale dell’Alto Adige L’attenzione si pone sui quasi 400 ettari di agricoltura estensiva sulla Landa di Malles, compresi tra Burgusio e il lago di San Valentino, che ancora oggi vengono irrigati tradizionalmente tramite la tecnica di sommersione dei prati e attraverso i quattro canali di irrigazione chiamati Largin-, Magrins-, Töschg- e Nuiwaal.
La sommersione delle singole parcelle avviene a intervalli regolari secondo un accurato sistema di turnazione, la cosiddetta “Road”. Questo metodo di irrigazione tradizionale tramite sistema di rogge (i cosiddetti “Waale”) prevede l’utilizzo di una rete di fossati che trasportano l’acqua da zone di presa a monte verso prati coltivati situati più in basso. Grazie all’uso di paratie temporanee in legno, il flusso d’acqua viene bloccato facendo il modo che trabocchi e ricopra i prati sottostanti.
“La pratica agricola dell’inondazione dei prati non ha un carattere museale o nostalgico, ma è una tecnica funzionale che viene utilizzata efficacemente ancora oggi, come centinaia di anni fa”, afferma Plaikner “Questo tipo di irrigazione richiede una dettagliata conoscenza della morfologia del territorio, favorisce la fertilizzazione naturale del suolo e mostra un’alta biodiversità di flora e fauna”.

Per la fine di maggio 2024 in Alta Val Venosta è prevista una cerimonia ufficiale per festeggiare l’evento, nell’ambito di una manifestazione internazionale di tre giorni con la partecipazione di tutti e sette i Paesi interessati dal riconoscimento. Per l’Alto Adige si tratta del secondo inserimento nella lista, dopo la pratica della transumanza in Val Senales.

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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