VIENNA, 1 DICEMBRE – Sotto la presidenza dell’Ambasciatrice Debora Lepre, Rappresentante Permanente italiana presso le Organizzazioni Internazionali a Vienna, si è conclusa oggi la 20ª Conferenza Generale dell’UNIDO. “Le nostre discussioni questa settimana hanno chiarito cosa è necessario: investimenti in infrastrutture, sistemi energetici sostenibili e sicurezza alimentare, nonché investimenti in tecnologie verdi, digitalizzazione, intelligenza artificiale, educazione ed emancipazione delle donne”, ha dichiarato il Direttore Generale Gerd Müller nel discorso di chiusura.
“La Presidenza italiana ringrazia calorosamente le delegazioni per il costruttivo impegno nella discussione”, ha detto a sua volta Lepre, con un ringraziamento speciale al Segretariato e allo stesso Müller per l’eccezionale collaborazione.
“Apprezzo la visione e il sostegno degli Stati membri per il futuro dell’UNIDO, come evidenziato nelle risoluzioni adottate: l’UNIDO è il vostro partner per il futuro. Rafforzeremo ulteriormente la nostra organizzazione e creeremo nuove partnership”, ha affermato il Direttore Generale, il cui discorso inaugurale aveva dato il tono con un appello a una maggiore solidarietà globale. “Dobbiamo ripensare l’economia. Abbiamo bisogno di nuove regole per la globalizzazione, per promuovere una globalizzazione più equa con opportunità di sviluppo per tutti. I paesi industrializzati devono mantenere le loro promesse e impegni.”
Successivamente, una serie di leader globali ha preso aveva parola, sia in persona che virtualmente. Il Primo Ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha sottolineato il potenziale dell’industrializzazione inclusiva e sostenibile nel creare prosperità globale condivisa. aula Narváez, Presidente dell’ECOSOC, ha messo in luce il ruolo dell’industrializzazione sostenibile nella crescita economica, mentre il Presidente dell’Assemblea Generale Dennis Francis ha elogiato l’UNIDO per il contributo alla condivisione di conoscenze, trasferimento tecnologico e sviluppo delle capacità.
Il Primo Ministro di Barbados, Mia Mottley, ha sottolineato il ruolo cruciale dell’organizzazione nell’affrontare le sfide globali e amplificare le voci delle nazioni più piccole.
Il primo di una serie di dibattiti e discussioni, il Forum sull’Innovazione Industriale, ha riunito relatori di alto livello provenienti dai governi, dall’industria, dall’ambito accademico e dalle istituzioni finanziarie per identificare soluzioni tangibili alle sfide comuni, tra cui la trasformazione del sistema alimentare, la promozione di catene di approvvigionamento sostenibili e l’affrontare le minacce poste dai cambiamenti climatici.
Una discussione sulla transizione all’idrogeno verde ha evidenziato il potenziale di ridefinire il panorama energetico globale sottolineando i benefici ambientali e le sfide coinvolte e la necessità di aumentare significativamente la produzione di idrogeno verde.
L’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne sono priorità all’UNIDO, e l’evento sulla parità di genere ha evidenziato il ruolo dell’industria, esplorando il contributo di governi, settore privato e stakeholder. Ha mostrato le donne come agenti di cambiamento e ha incluso la presentazione del Premio per la Mobilitazione dell’Uguaglianza di Genere dell’UNIDO.
Esperti e delegati si sono poi riuniti per una discussione su un’attività mineraria responsabile, concentrata sulla necessità di sostenibilità e innovazione nel settore dei minerali critici. Gli oratori hanno sostenuto la necessità di un’alleanza globale a sostegno delle pratiche minerarie responsabili.
La Conferenza Generale ha visto un dibattito di alto livello stimolato dai principali risultati del rapporto di sviluppo industriale dell’UNIDO in cui sono state presentate soluzioni modello per i paesi in via di sviluppo, come lo sviluppo delle catene di approvvigionamento nel settore dei minerali verdi, lo sviluppo delle competenze per soluzioni digitali locali per migliorare la produzione avanzata, e il rafforzamento strategico dell’infrastruttura commerciale per attirare gli investimenti diretti esteri.
La Conferenza Generale ha visto una forte partecipazione di governi, membri di universita’ e enti di ricerca e del settore privato e istituzioni. Cinquecentonovantadue delegati hanno partecipato ai lavori, tra cui 28 ministri, affiancati da rappresentanti di 66 organizzazioni non governative, agenzie dell’ONU e partner del settore privato. Tutti con un obiettivo comune: discutere il percorso verso una globalizzazione più equa e un futuro prospero in cui tutti godano dei benefici dello sviluppo industriale sostenibile. (@OnuItalia)