NEW YORK, 27 NOVEMBRE – In un incontro al quartier generale dell’Onu a New York con il Segretario Generale Antonio Guterres il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha confermato la volonta’ dell’Italia di continuare nelle missioni di peacekeeping. “L’Italia e l’Onu hanno sempre cooperato: siamo fra i maggiori fornitori delle missioni di peacekeeping, ho confermato la nostra volonta’ di continuare a partecipare, anzi a poter sviluppare un ruolo maggiore nell’Onu nelle aree di principali crisi che piu’ ci preoccupano, e dunque Gaza e Ucraina”, ha detto il capo della Difesa italiano, reduce nei giorni scorsi da una missione in Israele.
“Abbiamo parlato del ruolo che le Nazioni Unite devono aumentare nel mondo perche’ se abbiamo una speranza di pace e’ quella di utilizzare i consessi multilaterali come questo per cercare percorsi che possano in qualche modo” aiutare a risolvere “le situazioni di conflitto che abbiamo aperte”. Tra i temi dell’agenda la guerra a Gaza, ma anche Ucraina e Sahel, “tutte quelle zone che preoccupano per la stabilita’ e la pace”, ha detto il ministro incontrando i giornalisti dopo l’incontro.
Al centro del colloquio con Guterres e con il capo delle operazioni di pace dell’Onu Jean Pierre Lacroix e’ stato il futuro della missione UNIFIL schierata lungo la Linea Blu che segna il confine tra il sud del Libano e il nord di Israele: “Occorre una riflessione sulla sicurezza e l’efficacia missioni dell’ONU”, ha detto il ministro che, con gli interlocutori del Palazzo di Vetro ha parlato delle possibili evoluzioni o escalation, ma anche della necessita’ di pensare a un futuro in Gaza anche attraverso l’Onu. E magari attraverso una presenza dell’Onu che sarebbe fondamentale”. Secondo cui “occorre che questa organizzazione multilaterale assuma un ruolo maggiore in tempi difficili come questi”. Organizzazioni come l’Onu “non so se possono, so che devono funzionare. So che la speranza della pace e’ affidata al dialogo dove il dialogo non esiste e che la diplomazia e’ nata per rimarginare ferite che non sembravano rimarginabili”.
Rischi di allargamento del conflitto ci sono sempre. Crosetto ha espresso soddisfazione per la tregua di questi giorni, “nel raggiungimento della quale l’Italia ha avuto una parte importante facendosi promotrice fin dall’inizio di un dialogo attraverso il Qatar”.
A Gaza l’Italia e’ gia’ impegnata sul fronte degli ospedali mobili: “Stiamo andando avanti. C’e’ un sopralluogo in programma per verificare la fattibilita’ tecnica nella zona che ci e’ stata assegnata, per cui nelle prossime settimane riusciremo finalmente a scendere sulla terra e a portare un aiuto a chi ha bisogno”. (@OnuItalia)