NEW YORK, 20 SETTEMBRE – Nell’ambito della Settimana di Alto Livello della 78ma Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso a New York, il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Edmondo Cirielli, ha presieduto oggi una riunione dei Ministri degli Esteri dei Paesi del gruppo “Uniting for Consensus” (UfC), che riunisce, oltre all’Italia, Argentina, Canada, Colombia, Costa Rica, Malta, Messico, Pakistan, Repubblica di Corea, San Marino, Spagna e Turchia.
I Ministri hanno confermato l’obiettivo del gruppo di lavorare a una riforma urgente e complessiva del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per renderlo più democratico, rappresentativo, efficace e responsabile nei confronti dell’intera membership, in linea con gli obiettivi ormai condivisi e dichiarati da tutti gli Stati Membri delle Nazioni Unite.
La proposta UfC intende ampliare il Consiglio di Sicurezza a 26 membri, al fine di rendere quest’organo più rappresentativo senza comprometterne l’efficacia. Il Gruppo propone di aggiungere unicamente seggi non permanenti, parte dei quali a lunga durata per permettere a quegli Stati che intendono servire più a lungo di farlo. Si oppone invece all’ampliamento della categoria dei membri permanenti e si prefigge anzi di limitarne il diritto di veto.
“L’Italia continuerà a guidare il gruppo UfC per una riforma che abbia il più largo consenso possibile, nell’interesse delle istituzioni onusiane e di ogni Stato membro”, ha osservato Cirielli. “La guerra in Ucraina, che si aggiunge ad altre gravi crisi, ha confermato che il Consiglio di Sicurezza – il più importante organo dell’ONU, a cui la Carta affida la responsabilità primaria di mantenere la pace e la sicurezza internazionale – dev’essere riformato per rispondere alle esigenze del mondo di oggi”. “È inaccettabile”, ha continuato, “che le decisioni cruciali per la pace siano prese o bloccate da pochi: abbiamo bisogno di un Consiglio di Sicurezza riformato che ci permetta di raggiungere il nostro obiettivo comune di un multilateralismo efficace”.
Ieri, a margine dei lavori dell’Onu, il Ministro degli Esteri Tajani aveva avuto uno scambio di battute con i media sulla riforma dopo il discorso del presidente Joe Biden che aveva rilanciato l’idea di un allargamento “per rompere gli impasse che troppo spesso bloccano il consenso” durante il discorso dal podio dell’Assemblea Generale. “Noi la pensiamo diversamente e c’è un gruppo di Paesi” che la pensa allo stesso modo, aveva detto riferendosi a Ufc: “Va bene allargare, ma con le rotazioni. Il dibattito è aperto ma noi abbiamo una proposta a differente”. (@OnuItalia)