NEW YORK, 24 AGOSTO – Nella giornata in cui l’Ucraina celebra il 32º anniversario della sua indipendenza, l’Italia ha condannato l'”ingiustificato” ritiro della Russia dalla Black Sea Grain Initiative, mettendo in questo modo a rischio la sicurezza alimentare globale come messo in luce dal recente Summit dei Sistemi Alimentari che si e’ svolto a Roma lo scorso luglio.
L’Italia è impegnata nella ricostruzione dell’Ucraina e nel 2025 organizzera’ la Conferenza per la Ripresa dell’Ucraina: “Lanceremo le basi per un’Ucraina indipendente e prospera all’interno della nostra comune famiglia europea”, ha dichiarato oggi il Vice Rappresentante Permanente all’ONU, Ambasciatore Gianluca Greco, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza dedicata alla situazione politica e umanitaria un anno e mezzo dopo l’invasione.
“La celebrazione del Giorno dell’Indipendenza Ucraina segna anche diciotto mesi dall’inizio dell’invasione ingiustificata e illegale dell’Ucraina da parte della Russia. Oggi siamo al fianco del popolo ucraino, più uniti che mai, per riaffermare il nostro impegno inamovibile nei confronti dei nostri valori condivisi basati sull’ordine multilaterale fondato sulle regole, come riconosciuto nella Carta dell’ONU”, ha dichiarato Greco.
Il Consiglio aveva in precedenza ascoltato una relazione di Rosemary DiCarlo, Sottosegretario Generale dell’ONU per gli Affari Politici e il Peacebuilding. DiCarlo ha evidenziato le sofferenze umane “inimmaginabili” causate dall’invasione russa dell’Ucraina. “Riconoscendo le crescenti richieste in tutto il mondo per porre fine alla guerra, ribadisco l’impegno dell’ONU a sostenere tutti gli sforzi per raggiungere una pace giusta e sostenibile in Ucraina, in linea con la Carta dell’ONU, il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni dell’Assemblea Generale”, ha aggiunto.
Dall’inizio delle ostilità il 24 febbraio 2022, il conflitto ha avuto conseguenze devastanti per i civili. L’ufficio per i diritti umani dell’ONU, OHCHR, ha confermato almeno 9.444 morti tra i civili, tra cui 545 bambini, e circa 17.000 feriti, di cui 1.156 bambini. Altre stime pongono il numero totale di vittime – civili e militari, da entrambe le parti – a mezzo milione. Altri relatori hanno posto l’attenzione sulla situazione dei bambini ucraini, alcuni dei quali sono stati deportati con la forza in Russia dalle aree occupate dalla Russia per essere adottati o trasferiti in campi controllati dai russi per “rieducazione” e talvolta addestramento militare.
L’Italia – ha detto Greco – sostiene pienamente gli attori umanitari che lavorano instancabilmente per garantire la protezione dei bambini in Ucraina. Deve essere inoltre garantito un accesso rapido, sicuro e incondizionato all’assistenza umanitaria per coloro che ne hanno bisogno. In qualità di Presidente del Gruppo di Supporto per l’Azione Anti-Mine, l’Italia è particolarmente orgogliosa del vasto impegno raccolto a Kiev, insieme all’ONU, per sostenere la rapida bonifica del territorio al fine di prevenire ulteriori impatti umanitari, specialmente sui bambini, e sostenere l’agricoltura.
In vista di un accordo di pace post-bellico, l’Italia sostiene fermamente il piano di pace del Presidente ucraino Volomydyr Zelensky e accoglie con favore l’ampio impegno recentemente mostrato nella riunione degli Advisor per la Sicurezza Nazionale di tutte le aree regionali a Jedda. L’Italia resta pronta a sostenere accordi sulla sicurezza e altri impegni per aiutare l’Ucraina a difendersi, assicurare il suo futuro libero e democratico e scoraggiare future aggressioni russe, in linea con i suoi diritti sanciti nella Carta dell’ONU. (@OnuItalia)