NEW YORK, AUGUST 3 – L’Italia condanna la strumentalizzazione del cibo come arma di guerra e torna a invitare la Russia ad aderire di nuovo alla Black Sea Grain Initiative messa a punto dall’Onu per ovviare alle drammatiche conseguenze della guerra in Ucraina sulla catena alimentare globale. “Come Paese ospite del recente vertice Onu sui food systems lo scorso luglio a Roma e come presidente del G7 il prossimo anno, l’Italia e’ impegnata in prima linea nella lotta contro l’insicurezza alimentare”, ha detto oggi in Consiglio di Sicurezza il Vice Rappresentante Permanente e Incaricato d’Affari italiano Gianluca Greco.
L’Ambasciatore e’ intervenuto nel corso di un dibattito sull’insicurezza alimentare provocata da conflitti armati. La riunione, calendarizzata dalla missione degli Stati Uniti che dal primo agosto riveste la presidenza mensile di turno, e’ stata presieduta dal Segretario di Stato Antony Blinken.
“In Myanmar, dove una persona su cinque è gravemente malnutrita, il regime militare sta aggravando il problema per rafforzare il controllo trasformando il cibo in arma per sottomettere la popolazione locale. In Yemen, alcune famiglie hanno riferito di aver fatto bollire foglie per sopravvivere. Se il mondo non agisce, Burkina Faso, Sud Sudan, Somalia potrebbero restare vittima della carestia il prossimo anno”, ha detto il capo della diplomazia americana ricordando che, per definizione, quella dell’insicurezza alimentare e’ una sfida globale.
Anche Blinken ha ricordato l’importanza della Black Sea Grain Initiative: “Non avrebbe mai dovuto essere necessaria. È stato necessaria solo a causa dell’invasione russa dell’Ucraina e del blocco dei porti ucraini. Da quando la Russia si è ritirata dall’accordo, i prezzi dei cereali sono aumentati di oltre l’8% in tutto il mondo. La Russia ha bombardato granai ucraini, minato gli ingressi dei porti, minacciando di attaccare qualsiasi nave nel Mar Nero. Queste azioni sono coerenti con la decisione della Russia del mese scorso di bloccare la riautorizzazione di un’assistenza umanitaria cruciale attraverso i confini per la Siria”. Per Blinken, il rafforzamento della sicurezza alimentare è essenziale per realizzare la visione della Carta delle Nazioni Unite: “Possiamo fornire aiuti salvavita a chi ne ha urgente bisogno. Possiamo assicurarci che le persone di tutto il mondo siano nutrite ora e per gli anni a venire. Se costruiremo un mondo più sano, più stabile e più pacifico per tutti, avremo almeno iniziato a svolgere la responsabilità che ci è stata affidata”. (@OnuItalia)